Di seguito un intervento da parte di Gigliola Palazzo, presidente del Circolo Legambiente “Piaroa” Oria – Francavilla Fontana:
Ancora una volta a Oria siamo costretti a protestare per l’abbattimento di alberi.
Era arrivata la notizia di un consistente finanziamento per nuovi alberi. E piantare nuovi alberi è quello che ci auguriamo da sempre, è utile, è giusto… Ma diventa assurdo se per piantare nuovi alberi se ne abbattono altri, giudicati sommariamente “secchi” o “prossimi a seccare”… senza verifiche specifiche, eventuali cure.
Per decidere la fine di un gruppo di alberi (non di uno solo) basta l’affermazione “rami che si spezzano”: quanti e quali rami? Di quali alberi? Perché si spezzano?, ecc. Nessuna di queste domande trova risposta, semplicemente perché la domanda non è stata fatta.
Il problema è il rispetto per le piante, esseri viventi preziosi per il pianeta, per la vita di animali ed esseri umani, per la bellezza del creato.
Il rispetto per le piante è un valore fondamentale per noi ambientalisti e per tanti cittadini, molti più di quanti si creda (non tutti si esprimono con i social), è un valore al quale si cerca di avvicinare le giovani generazioni. Ma evidentemente è un valore che non esiste per chi decide queste operazioni sul verde pubblico.
Interventi di tale portata da parte dell’Amministrazione dovrebbero effettuarsi anche attraverso l’apertura alla partecipazione dei cittadini e delle associazioni. Per risultati condivisi e più efficaci…
La partecipazione a posteriori diventa solo valutazione di ciò che è positivo o negativo nello scelte già compiute, nessuna possibilità di miglioramento. In questo caso, è senz’altro giusto piantare alberi in zone che ne erano prive: speravamo di vederne qualcuno anche in piazza Lama, al posto delle tre grandi palme che non ci sono più. Magari, speravamo in una nuova area verde…
Tutto questo, da parte nostra, significa depressione, non polemica.
