Cosa fosse in programma, è difficile da dire. Sempre che ci fosse qualcosa in programma. L’altro ieri notte, un’Alfa Romeo Giulietta di colore nero – risultata rubata nel Tarantino – ha danneggiato diverse auto in sosta lungo via Torre Santa Susanna a Oria.
Poi è stata abbandonata sul posto, nei pressi del Bar Sayonara. Il conducente pare sia montato in un’altra auto che lo precedeva a mo’ di staffetta. L’incidente si è verificato a notte fonda e i proprietari dei veicoli parcheggiati gridano vendetta.
I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana, in modo molto più pragmatico, cercano di ricostruire il tutto e principalmente di dare un senso – ammesso che ci sia – a quanto accaduto. Gli investigatori si pongono delle domande: perché quell’Alfa rubata è andata a sbattere contro delle altre auto? Perché il conducente aveva un complice che lo precedeva di qualche metro, al volante di un’altra auto?
Dov’erano dirette quelle due auto, ammesso che non ce ne fosse qualcun altra davanti o al seguito? Sono al vaglio dei militari le immagini delle telecamere di sorveglianza di cui è disseminata l’area, ma di sicuro non si sono verificati eventi criminosi nell’immediatezza dei fatti. I fatti, appunto.
Si sono verificati quando la maggior parte della gente era tranquillamente a dormire, intorno alle due del mattino. Si sarà trattato di uno spostamento per così dire logistico di un mezzo oggetto di furto? Soltanto una delle ipotesi, nessuna delle quali è al momento possibile escludere del tutto.
È appena il caso di ricordare come, specie negli anni passati, Oria fosse una sorta di capoluogo dei furti d’auto e anche in appartamento. Una tendenza smorzata grazie a operazioni di polizia giudiziaria che hanno condotto direttamente in carcere, per qualche anno, i principali protagonisti della specialità della casa.
Che man mano finiscono per scontare le loro pene. Specialisti veri e propri, capaci di spostarsi di provincia in provincia pur di portare a compimento i loro intenti, poi seguiti da cavalli di ritorno, rivendite a pezzi e persino incendi tra le campagne nel caso in cui le trattative per le estorsioni non fossero andate a buon fine. Salvo poi tornare nelle loro comfort zone.
Ci furono anni durante i quali l’agro oritano era disseminato di auto parcheggiate sotto alberi o tra i cespugli in attesa di essere riconsegnate in cambio di lauti indennizzi. Anni zeppi di furti e rapine, tra l’omertà generale: in occasione del Torneo dei Rioni – era il 2012 – sparirono circa 30 veicoli, perlopiù appartenenti a forestieri.
Da allora, l’attenzione delle forze dell’ordine è aumentata. Così come per i colpi a Oria e Torre Santa Susanna dei giorni scorsi, anche questo caso è avviato a pronta risoluzione. A quanto si apprende, i dispositivi di sicurezza – anche interforze – saranno implementati.
L’obiettivo dichiarato è quello di eliminare ogni possibile zona ritenuta franca. La soglia di attenzione, dopo tre rapine (un’altra in tabaccheria, sempre a Oria e sempre in via Torre Santa Susanna) e quest’ultimo episodio è dichiaratamente massima.