Si è tenuto, come previsto, questo pomeriggio l’incontro tra i genitori e la commissaria straordinaria del Comune, Pasqua Erminia Cicoria, con oggetto la mensa scolastica, che a dire dei primi è particolarmente insoddisfacente quando non proprio deleteria per la salute dei loro figli. La dottoressa Cicoria ha cercato di rassicurare mamme e papà, ospitati nella stanza del sindaco, assicurando che d’ora in poi saranno effettuati maggiori controlli da parte del Comune e anche degli addetti della stessa ditta che gestisce il servizio (Ladisa Spa di Taranto, che sfrutta un centro cottura ubicato a Mesagne). Qui di seguito una lettera aperta letta da una genitrice e indirizzata alla responsabile comunale dei Servizi sociali e scolastici, Antonella Gobbi, e alla dirigente scolastica del primo istituto comprensivo “De Amicis – Fermi”, Luciana Lovecchio:
«I sottoscritti, nella qualità di genitori di bambini frequentanti la Scuola dell’Infanzia Montalbano, espongono quanto segue. Nell’anno scolastico in corso, sin dall’inizio della refezione, la qualità dei cibi somministrati agli alunni è scadente, sia per quanto riguarda le materie prime utilizzate, sia per quanto riguarda le modalità di cottura, sia per quanto riguarda la quantità offerta. Come accertato dai rappresentanti dei genitori addetti alla mensa, i bambini sono costretti troppo frequentemente a mangiare cibi cotti male, maleodoranti, dall’aspetto sgradevole, eccessivamente salati e spesso in misera quantità.
A titolo esemplificativo, è accaduto in più occasioni che le polpette di carne o gli hamburger siano risultati crudi al loro interno e maleodoranti, che la pasta sia risultata scotta ed immangiabile, che la frutta si presentasse ammaccata e di scarsissima qualità. Si aggiunga che molto spesso si è constatato che il cibo effettivamente somministrato ai bambini fosse differente da quello previsto nelle tabelle apposte all’interno della scuola e predisposte dalla nutrizionista.
La situazione rappresentata non è tollerabile, atteso che l’impresa che si occupa della ristorazione è tenuta – in ragione del contratto intercorso – a fornire cibi idonei all’alimentazione dei bambini, preparati con materie prime qualitativamente adeguate e con modalità di cottura e conservazione tali da evitare problemi alla salute. Pur volendo prescindere dal semplice gusto delle pietanze (tenendo comunque presente che la palatabilità è un requisito essenziale per garantire che tutti i bambini pranzino con soddisfazione), ciò che importa maggiormente è che gli alimenti assunti siano di buona qualità e ben preparati.
In primo luogo, infatti, eventuali carenze nutrizionali derivanti dalla scarsa qualità dei cibi possono risultare gravemente dannose, proprio in relazione alla delicata fase della crescita in cui si trovano. In secondo luogo preparazioni errate e non conformi a quanto prescritto dalla scienza alimentare possono ingenerare problemi di salute, anche gravi. Se non è necessario sottolineare come la carne cruda possa determinare l’insorgenza di parassitosi, appare invece opportuno evidenziare che il semplice eccesso di sale costringe i piccoli reni ad un superlavoro che li affatica, fino a condurre (nel peggiore dei casi) ad ipertensione arteriosa.
Benché i problemi e le preoccupazioni appena descritti siano stati esposti ai dipendenti della Ladisa presenti nella scuola, l’impresa di ristorazione non ha apportato alcun minimo miglioramento, assumendo un atteggiamento di completa chiusura alle legittime rimostranze formulate.
Appare pertanto necessario ed urgente che le SS.LL., ognuna in relazione alle proprie competenze e possibilità, intervengano affinché la ristorazione dei bambini torni ad essere soddisfacente, contestando all’impresa Ladisa il grave inadempimento degli obblighi a suo carico ed assumendo le consequenziali iniziative.
Confidando in un proficuo intervento, sin da ora si preannuncia che, in mancanza di significativi e solleciti miglioramenti della situazione, i bambini si asterranno dal restare a pranzo presso la mensa scolastica, con riserva di adottare ogni ulteriore determinazione che dovesse risultare utile».