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Pini abbattuti, l’assessora Ammaturo spiega tutto: “Quelli erano pericolanti, ma pianteremo altri alberi”

Di seguito una nota da parte dell’assessora al Verde pubblico di Francavilla Fontana Numa Ammaturo:

Ritengo assolutamente doveroso chiarire che la decisione “tecnica” adottata dall’Ufficio Lavori pubblici del Comune di Francavilla Fontana di abbattere 13 pini insistenti nel plesso scolastico “Falcone Borsellino” di via Suor Antonietta Zullino è stata presa al fine di procedere al progetto di demolizione e ricostruzione dell’immobile comunale precedentemente destinato ad asilo nido.

Tale progetto fa parte di un finanziamento ministeriale a fondo perduto di €.1.728.000,00 che consentirà all’amministrazione di realizzare un nuovo asilo con 72 posti.

La sottoscritta ha richiesto, sia per le vie brevi che successivamente per iscritto all’Ufficio Verde pubblico, le motivazioni tecniche per cui si è resa necessaria la rimozione delle alberature.

Da quanto riferito verbalmente dagli uffici, durante i controlli preliminari eseguiti sulle fondazioni dell’edificio esistente, sono emerse diverse problematiche.

In primis, le enormi radici di tali pini ad alto fusto interessavano già da diversi anni le fondazioni della struttura esistente, provocando il cedimento del terreno e le lesioni della struttura in corrispondenza delle pareti verticali, tali da determinare già in passato l’inagibilità totale della struttura.

In secondo luogo, la maggior parte di tali alberi presentavano un fusto fortemente inclinato, tale da renderli alberature pericolanti e, con estrema certezza, durante il futuro scavo propedeutico alla costruzione delle fondamenta della nuova struttura, molte radici che insistono tuttora sotto la vecchia costruzione, potrebbero essere tranciate, compromettendo irreversibilmente la stabilità degli alberi rimasti a pochi metri dalle dette fondamenta.

Questa situazione di pericolo che già qualche anno fa aveva comportato l’abbattimento di altri pini disposti nella stessa porzione di terreno contrasta con l’esigenza di realizzare una nuova struttura scolastica che ospiterà un asilo nido e, di conseguenza, tanti bambini a cui va garantita la assoluta incolumità, pertanto, l’ufficio lavori pubblici ha ritenuto, basandosi su criteri e soluzioni di natura tecnica, che non siano adottabili soluzioni diverse.

Sono ben consapevole che l’abbattimento di un albero debba rappresentare assolutamente l’estrema ratio e che prima debbano essere valutate possibili alternative, ma la destinazione ad asilo nido che avrà la nuova struttura non concede alternative e non può comportare rischi per la pubblica incolumità e per la riuscita di un nuovo progetto utile per la collettività.Nonostante ciò, questa amministrazione aveva già previsto nel plesso di via Zullino la messa a dimora di nuovi esemplari arborei che dovranno necessariamente essere in grado di adattarsi all’ambito di riferimento e non dovranno costituire pericolo per la cittadinanza.

Gli interventi di messa a dimora di nuove alberature riguarderanno, altresì, via Madonna delle Grazie, Parco Rubino, la piazzetta che insiste nella zona Bax oggetto di un recente finanziamento e il Parco di nuova realizzazione che vedrà la luce su via P. Argentina, nei pressi del Palazzetto dello Sport, oltre ad essere previsti a fronte di ogni albero che dovesse essere impossibile salvare nel futuro.

Già dai primi mesi del conferimento alla sottoscritta della delega al verde da parte del Sindaco, avvenuto nel maggio 2023, avevamo programmato un intervento massiccio di nuove piantumazioni e qualche mese fa abbiamo finalmente inserito in bilancio le risorse necessarie.

Questa amministrazione è fermamente convinta che sia importante tutelare e aumentare il patrimonio arboreo collettivo e non rifugge da quelle che sono le responsabilità dettate dalla tutela della incolumità pubblica e dal dovere che incombe su chi amministra una città, ossia quello di assumere delle decisioni che possono risultare in prima battuta impopolari, ma che denotano la coesione della maggioranza

di governo nel prendere decisioni che in passato sono state procrastinate, ma che erano e sono necessarie per la città.

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