“L’intento comune è quello di riaprire al pubblico il castello, ma consentitemi di dire: nel rispetto della normativa”. Così il sindaco di Oria Cosimo Ferretti all’indomani dell’incontro tecnico tenutosi in Soprintendenza a Lecce. Dov’erano presenti, oltre al funzionario dell’ente (architetto Fernando Errico), la proprietà del monumento (Giuseppe Romanin, sua figlia Emanuela e l’avvocato Ferdinando Silvestre), i suoi tecnici (l’architetto Maria Formosi, con le archeologhe Fabiana Dirella e Serena Musco) e i tecnici del Comune (Glauco Caniglia e Antonio Dattis, responsabili del secondo e del quinto settore).
Il primo cittadino ha deciso di non presenziare: “Sì, ho deciso di non andarci in quanto l’incontro è stato giustamente indicato come tavolo tecnico e quindi ci sono andati i tecnici del Comune; una decisione, la mia, che è stata apprezzata anche dal funzionario della Soprintendenza (architetto Errico) col quale ho avuto modo di confrontarmi in seguito”, dice Ferretti.
Il quale prosegue: “Non posso ma soprattutto non voglio sbilanciarmi nel merito della questione, così come non ho fatto in precedenza: so che c’è un progetto di massima ancora in fase iniziale e che, stando a quanto mi è stato riferito, quel progetto sembra meritevole. Le idee sono spesso ottime, poi bisogna passare ai fatti ed è in quella sede che possono sorgere complicazioni, ma mi auguro per l’intera comunità che in questo caso non ce ne siano. Il progetto è ambizioso e degno di apprezzamento, ma il progetto – si sa – deve collimare con tutta una serie di normative e prescrizioni”.
A proposito di norme e interpretazione delle stesse, nei mesi scorsi la Giunta ha deliberato un incarico esterno da affidare a un esperto per un parere pro veritate circa la procedura da seguire nel caso del castello: “Come noto – dichiara Ferretti – la richiesta della proprietà risulta al momento interrotta a seguito di espressa richiesta e dunque non vi sono novità in tal senso. Noi, come amministrazione, avevamo già deliberato d’incaricare un giureconsulto amministrativo per chiedere lumi circa la procedura che intendevamo e intenderemo seguire. Non vi è ancora un incarico ufficiale per cause non dipese dalla nostra volontà, ma abbiamo già individuato un professore universitario in grado di occuparsi della questione e d’indicarci, a noi e soprattutto agli uffici, quale sia la strada da seguire”.
“È bene arrivare pronti al momento in cui ci sarà da dire come la pensi il Comune – dichiara ancora Ferretti – quindi quel parere legale potrà senz’altro tornare utile nel momento in cui si riaprirà la conferenza dei servizi preliminare, e cioè quando i proprietari presenteranno effettivamente un progetto al Suap. A me, così, a caldo, le intenzioni dei tecnici sembrano ottime sia per quanto concerne la valorizzazione del monumento, sia per quanto concerne l’accessibilità alle persone disabili”.
“Se mi consentite – conclude il sindaco – Oria non è soltanto castello ma anche dal castello passano tante cose come la via Appia, perché ci siamo pure noi nell’itinerario Taranto – Brindisi come città storica, e punto di riferimento delle dieta mediterranea perché Vincenzo Corrado nacque proprio qui da noi nel 1736. Il castello è soltanto una pedina, forse la più maestosa, che possiamo muovere sullo scacchiere di ciò che noi oritani possiamo offrire sul piatto del turismo. Ripeto: la riapertura del castello, seppure nei limiti di legge, rappresenta una priorità per questa mia amministrazione comunale”.
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