Di seguito una nota da parte del movimento politico Radici 021:
L’autonomia differenziata è legge, con la vergognosa complicità di deputati e senatori meridionali che hanno svenduto la propria terra. Questa legge, così come approvata, determina la cristallizzazione e l’aumento delle diseguaglianze territoriali già da tempo presenti all’interno dello Stato italiano.
La legge prevede che le Regioni possono fare richiesta di autonomia di gestione su 23 materie tra le quali ci sono la tutela della salute, l’istruzione, l’ambiente, lo sport, l’energia, i trasporti, la cultura, il commercio estero, i rapporti internazionali e con l’Unione Europea.
È una legge pericolosa e che spacca il Paese, comporta una duplicazione di funzioni e di costi fra lo Stato e le regioni e rappresenta un potenziale ulteriore appesantimento degli oneri burocratici per cittadini e imprese.
Una legge che aggraverà il distacco nord-sud, una legge che favorirà l’emigrazione dei giovani meridionali in cerca di servizi migliori, come già accade, una legge che obbligherà i nostri parenti a viaggiare per curarsi, una legge che costringerà i nostri genitori ad accettare che ci siano scuole di serie a e scuole di serie b e che i propri figli frequenteranno le seconde solo perché nati al sud.
Una legge che definisce più che mai lo spirito e l’ideologia di questo governo: antimeridionalista e fascista.
Come movimento politico proponiamo la formazione di un Comitato locale, aperto e plurale, auspicando la partecipazione di associazioni, singoli, partiti, istituzioni che condividano l’obiettivo di respingere l’autonomia differenziata e che si ponga l’obiettivo di arrivare all’indizione di un referendum abrogativo, unica possibilità di fermare questa legge divisiva e dannosa per il Paese.
Nei prossimi giorni lanceremo un’assemblea aperta alla cittadinanza e al mondo dell’associazionismo, per creare insieme eventi sul tema e banchetti per la raccolta firme.