Spaccio nella Città degli Imperiali, condanne per 75 anni di carcere in abbreviato

La pubblica accusa aveva chiesto oltre 120 anni di carcere. Si è concluso con 12 condanne – in totale 75 anni di reclusione – e otto assoluzioni il rito abbreviato del cosiddetto processo “Bamba” dal nome di un’operazione di polizia giudiziaria condotta il 26 maggio 2023 dai carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana, che eseguirono un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla gip del Tribunale di Lecce Silvia Saracino su richiesta della sostituta procuratrice della Direzione distrettuale antimafia Carmen Ruggiero. S’ipotizzò l’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata allo traffico di cocaina (“bamba”, per l’appunto), hashish e marijuana tra la Città degli Imperiali e i comuni limitrofi. Gli stupefacenti sarebbero circolati anche in una comunità per minori, col presunto placet di un educatore (estraneo a questo processo). I fatti contestati e sfociati nelle aule di giustizia risalgono a un periodo ricompreso tra il 2019 e il 2020. I militari indagarono con intercettazioni, telefoniche e ambientali, ma anche con pedinamenti e servizi di osservazione: furono numerosi le cessioni “in diretta” e gli arresti in flagranza.
La gup del tribunale di Lecce Anna Paola Capano ha condannato: Cosimo Ammaturo, 31enne di Francavilla Fontana, a sette anni e due mesi di carcere (richiesta: 10 anni); Marco Balestra, 26enne di Francavilla Fontana, a due anni e otto mesi di carcere più 8mila euro di multa (richiesta: cinque anni); Cosimo Candita, 26enne di Francavilla Fontana, a due anni e sei mesi di carcere più multa di 8mila euro (richiesta: cinque anni); Giuseppe Candita, 26enne di Francavilla Fontana, a 14 anni e due mesi di carcere (richiesta: 18 anni e sei mesi); Mario Candita, 58enne di Francavilla Fontana, a un anno e quattro mesi di reclusione e 4mila euro di multa (richiesta: 12 anni); Lorenzo Chionna, 28enne di Francavilla Fontana, a sette anni e sei mesi di carcere (richiesta: 12 anni); Stefano Conte, 27enne di Oria, a quattro anni e due mesi di reclusione più 18mila euro di multa (richiesta: dieci anni); Daniele Di Palmo, 35enne di Francavilla Fontana a dieci anni e due mesi di reclusione (richiesta: 14 anni e tre mesi); Alessia Letizia, 24enne di Francavilla Fontana, a quattro anni, nove mesi e dieci giorni di reclusione (richiesta: otto anni); Antonio Ribezzo, 27enne di Francavilla Fontana, a quattro anni e otto mesi di reclusione più 20mila euro di multa (richiesta: cinque anni); Pietro Ruggiero, 27enne di Francavilla Fontana, a quattro anni e dieci mesi di carcere più 20mila euro di multa (richiesta otto anni e quattro mesi); Giosuè Siena, 32enne di Francavilla Fontana, a dieci anni e dieci mesi di reclusione (richiesta: 11 anni e quattro mesi). Nei loro confronti, caso per caso, anche condanna al pagamento delle spese processuali, di mantenimento in cella e interdizioni perpetue o temporanee dai pubblici uffici. Assoluzioni soltanto in relazione ad alcuni dei capi d’imputazione per Ammaturo, Giuseppe e Mario Candita, Chionna, Conte, Di Palmo, Letizia e Ruggiero. Deposito della motivazione in 90 giorni, poi le difese valuteranno se presentare appello.
Giuseppe Candita fu ritenuto “organizzatore, capo e finanziatore” del presunto sodalizio, mentre Di Palmo fornitore di hashish, marijuana e cocaina. Fornitori sarebbero stati anche Siena e Chionna. I capi di imputazioni sono numerosi e riguardano perlopiù cessioni di stupefacente. Per comunicare erano usate applicazioni di messaggistica istantanea con termini espliciti o criptici come “Batistuta” (cocaina).
Tra gli indagati finì anche un minorenne di Latiano (oggi 22enne) di cui si occupa il Tribunale per i minori. Ospite di una comunità educativa latianese, avrebbe ceduto droga agli altri ospiti e a un educatore della stessa.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati: Domenico Attanasi, Pasquale Annicchiarico, Giancarlo Camassa, Dario Budano, Michele Fino, Donato Manelli, Mariangela Calò, Ladislao Massari, Daniela D’Amuri e Giada Pantaleo.