Se differenziare paradossalmente costa, non differenziare costa ancora di più. Non solo una questione di rispetto per l’ambiente, dunque, ma anche del portafogli.
Il conguaglio per l’eco-tassa regionale, dopo polemiche e rinvii, casca come una tegola soprattutto sul capo di alcuni dei Comuni della provincia di Brindisi, i quali saranno costretti a pagare il massimo del tributo a causa del cattivo andamento nella raccolta dei rifiuti solidi urbani fatta registrare nell’arco dello scorso anno.
Non tutti, insomma, hanno raggiunto la soglia di differenziazione del 65 per cento entro il 28 febbraio 2014 né hanno fatto registrare un incremento della differenziata del 5 per cento nel periodo settembre 2012-agosto 2013. Ed ecco, allora, le “punizioni” finalizzate a un miglioramento coatto delle prestazioni.
Sono quattro le “maglie nere”: Carovigno, Cellino San Marco, Cisternino e Torchiarolo. Questi Comuni pagheranno 25,82 euro – il massimo – per ogni tonnellata di rifiuti conferita in discarica.
Meglio ma non troppo, invece, San Vito dei Normanni (15 euro/tonnellata), San Pietro Vernotico (15), San Donaci (15), Villa Castelli (10) San Michele (10,17), Oria (10,17) e Brindisi (11,25).
Buoni risultati per Ceglie Messapica (6,97 euro/tonnellata), Mesagne (6,97), Ostuni (6,97), Torre Santa Susanna (6,97), Francavilla Fontana (7,50)
Al top, poi, Latiano (5 euro/tonnellata), Erchie (5), Fasano (5,17), San Pancrazio Salentino (5,17).
Questa la tabella completa redatta dal Servizio gestione rifiuti e bonifica della Regione Puglia e inviata a tutti i Comuni interessati:
Brindisi 11,25 euro/tonnellata
Carovigno 25,82
Ceglie Messapica 6,97
Cellino San Marco 25,82
Cisternino 25,82
Erchie 5
Fasano 5,17
Francavilla Fontana 7,50
Latiano 5
Mesagne 6,97
Oria 10,17
Ostuni 6,97
San Donaci 15
San Michele Salentino 10,17
San Pancrazio Salentino 5,17
San Pietro Vernotico 15
San Vito dei Normanni 15
Torchiarolo 26,82
Torre Santa Susanna 6,97
Villa Castelli 10