Sulla revoca della gestione e sulla chiusura temporanea della villa comunale, si esprime così la segretaria cittadina Udc Francavilla Fontana Alessandra Vacca:
Era il 16 giugno del 2021, quando il Comune di Francavilla Fontana assegnava la gestione dell’ex casa del custode, dell’anfiteatro e dei servizi di manutenzione della villa comunale “Pietro Palumbo” a favore di un’associazione temporanea di imprese.
Esattamente tre anni dopo, il Comune revoca la concessione a causa di gravi inadempienze contrattuali.
L’amministrazione Denuzzo ha, dunque, impiegato ben tre anni prima di decretare il fallimento totale di un’operazione che, di fondo, celava l’incapacità di gestire un luogo preziosissimo per la cittadinanza: la villa comunale.
I bagni pubblici sono ancora chiusi, le giostrine divelte e pericolose, l’anfiteatro è abbandonato, dog park ed impianto di video sorveglianza non sono stati realizzati, né è mai stato inaugurato il punto di ristoro.
È stato necessario un sopralluogo, avvenuto nel maggio scorso, per prendere atto di una situazione di degrado ed incuria che cittadini ed esponenti politici segnalavano da tempo.
Così, dall’altro ieri, le tante persone che hanno provato ad accedere nel polmone verde del città, hanno trovato i cancelli chiusi, senza nemmeno poterne conoscere i motivi.
Quando la toppa è peggio del buco: questo eclatante caso di cattiva gestione della cosa pubblica evidenzia un’incapacità, quella di amministrare una Città, che ha bisogno di ripartire dalle basi per potersi riscattare da anni di inerzia amministrativa, celata da mal riuscite operazioni di marketing politico.
L’auspicio è che la villa comunale, soprattutto alle porte della stagione estiva, possa riaprire presto e tornare ad essere un luogo verde sicuro e destinato al benessere della collettività.