Meglio se maschio. Il Comune di Oria ha bandito un concorso per l’assunzione in pianta stabile di due agenti della polizia locale – come noto, da anni il Corpo è sotto organico – ma uno dei titoli preferenziali sarà l’essere nato uomo. Singolari sorta di quote azzurre anziché le più note quote rosa. Il Comando conta al momento soltanto donne e – strano ma vero – la disparità di genere pende tutta a favore delle donne, che coprono il 100 per cento dei posti. Così anche a San Michele Salentino.
Si tratta di casi isolati, comunque. Nella provincia di Brindisi, come nel resto d’Italia, il rapporto tra agenti donne e agenti uomini e del 40 a 60 in favore dei secondi. Solo che le prime sono in netta risalita rispetto a dieci anni fa: più 4,1 per cento (dal 35,5 al 39,6 per cento).
I dati dicono che nei concorsi, ai quali si presentano più frequentemente rispetto che in passato, sono più brave rispetto ai maschi.
Tornando all’insolito caso di Oria, l’incentivo al riequilibrio tra i sessi, nel caso di evidente sproporzione, è stato introdotto da una recente normativa nazionale (2023) ed è stato recepito dal Regolamento comunale sulle modalità di accesso all’ente (approvato con delibera di Giunta lo scorso 25 marzo).
La norma prevede che nel caso il differenziale tra i generi risulti superiore al 30 per cento – e in questo caso si parla del 100 per cento – si può preferire, laddove vi sia parità di titoli e di merito, l’appartenenza al genere meno rappresentato nell’ente in relazione alla qualifica per la quale il candidato concorre. I titoli e i risultati dei test ovviamente prevarranno, ma gli uomini potranno giocarsi, per così dire, quest’anno in più nella manica rispetto alle concorrenti dell’altro sesso.
Quella di assumere agenti a tempo pieno e indeterminato è per Oria (ma non solo) una necessità non più procrastinabile. Non è più sufficiente tamponare l’emergenza con assunzioni temporanee che, alla scadenza dei contratti, fanno ripiombare il comune in difficoltà estreme. Serve maggiore ordine urbano specie nell’ottica della prossima stagione estiva, quando nel borgo federiciano normalmente si riversano turisti e visitatori.
L’organico di cui dispone oggi il Comando – retto dal funzionario Glauco Caniglia, considerata la prolungata assenza del comandante Angelo Chirulli – è risicato nonostante a fine aprile siano state innestate tre nuove unità a tempo determinato che stanno contribuendo a garantire più disciplina a una viabilità storicamente complessa per via dei diversi “imbuti” alla circolazione che si formano soprattutto lungo la cosiddetta circamoenia. Le vie attorno al centro storico – non chiuso al traffico – sono spesso teatro di soste per così dire creative, ambo i lati, che ostruiscono il transito dei mezzi più ingombranti e soprattutto di quelli del trasporto pubblico.
La responsabile del servizio Personale Loredana D’Elia, intanto, ha bandito il concorso e l’amministrazione del sindaco Cosimo Ferretti si augura di poter contare sui rinforzi già prima che arrivi la bella stagione. Stesso discorso, del resto, per i parcheggi a pagamento: è stato chiesto al responsabile facente funzione del settore – sempre Caniglia – di procedere quanto prima ad affidare provvisoriamente per un massimo di 12 mesi il servizio di sosta regolamentata dopo che lo scorso mese di ottobre era stato risolto il contratto col precedente gestore (per presunte gravi inadempienze contrattuali).
La parola d’ordine, tanto per l’assunzione degli agenti quanto per la reintroduzione dei parcheggi a pagamento, è sempre ordine. Con pochi agenti e senza parcheggi a pagamento – è questo il timore – turismo e movida estivi potrebbero trasformare Oria in una sorta di far west che non gioverebbe certamente né alla sua immagine né alla sua economia. Da tenere in considerazione anche il fatto – inopinabile – che con verbali e autovelox si fa cassa e quei soldi, sebbene vincolati, al Comune servono eccome. Ma, anche in questo, Oria è un esempio tra tanti.