Le avrebbero asportato il surrene sano, quello sinistro, anziché quello destro interessato da un tumore. Il presunto caso di malasanità – verificatosi in ospedale a Brindisi nel settembre 2023 – è stato denunciato ai carabinieri da una donna di Carovigno per il tramite della sua avvocata Sandra Di Monte.
L’inchiesta è nella titolarità del sostituto procuratore Raffaele Casto – l’ipotesi di reato è lesioni personali colpose – che dovrà ricostruire quanto accaduto dalla diagnosi all’intervento chirurgico per attribuire le eventuali responsabilità del caso. Intanto, comunque alla paziente è stata effettuata una surrenectomia alla ghiandola giusta.
Sembra che all’origine dell’errore vi sia un referto con un’indicazione sbagliata. La denunciante ha cominciato a patire problemi di salute sul finire del 2022 e si è rivolta all’ospedale “Camberlingo” di Francavilla Fontana. Su consiglio medico, si sottopone a una Tac il 22 marzo 2023. Il referto recita, tra le altre cose: “Il surrene destro è sede di formazione espansiva nodulare solida disomogenea con diametro di circa 4 cm e disomogeneo potenziamento post contrastografico di natura sospetta e da approfondire”. Sospetto tumore, insomma.
Del 18 maggio 2023 una visita al “Perrino” di Brindisi e il responso è il seguente: “Neoformazione ovarica dx (destra, ndr), eseguita con tc addome con mdc con riscontro di lesione surrenale dx (destra) di 4 cm con disomogeneo potenziamento postcontrastografico”. Si consiglia, però, un “intervento di surrenectomia sin (sinistra)” per asportare, cioè, la ghiandola sana. E così, dopo altri controlli con la conferma di quel consiglio chirurgico, si arriva al giorno dell’intervento: 5 settembre 2023.
L’intervento riesce e il surrene è asportato, ma emerge in seguito come quello tumorale fosse ancora al suo posto. Dopo 15 giorni dall’operazione – stando sempre alla denuncia – la figlia della donna viene chiamata dall’ambulatorio del “Perrino”: dovevano parlare con urgenza. Si presenta con sua madre e un medico si scusa con loro dicendo che, in seguito all’esame istologico, si erano accorti di aver sbagliato surrene. Il medico si mette a disposizione e assicura che il suo caso, d’accordo col direttore sanitario, sarebbe da allora in poi stato trattato con priorità per rimediare all’errore.
“L’errore non è stato notato neanche durante l’intervento – si legge in denuncia – ma è risultato evidente soltanto una volta proceduto alla surrenectomia ed effettuati gli esami istologici, dai quali è emerso che si trattava del rene sano”.
Per la paziente la sua legale, l’equipe sanitaria ha “omesso qualsiasi rivalutazione dell’esame, fidandosi del referto del 18 maggio 2023 senza verificare quale fosse il rene sul quale era effettivamente presente la formazione nodulare”.
Dopo quell’intervento inutile, la signora ha subito un altro intervento (stavolta al surrene giusto, quello destro). Il problema è che dovrebbe ancora avere quello sinistro. Così ha deciso di rivolgersi all’avvocata Di Monte per querelare due medici dell’ospedale “Perrino” e contro eventuali altre persone che saranno ritenute responsabili del reato ipotizzato (lesioni colpose) e di tutti gli altri che la Procura dovesse ravvisare. Va da sé che, nel caso di processo, la denunciante si costituirà parte civile per chiedere i danni.
L’Asl, dal canto suo, è già impegnata in accertamenti interni per ricostruire la vicenda e per il momento non espone una propria posizione pubblica, che sarà resa nota una volta che il quadro sarà più chiaro.
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