Per un problema risolto, un altro nuovo da risolvere conseguente al primo: con l’ascensore che non funziona, è possibile per un anziano fare sei rampe di scale e due tratti di strada a piedi per riempiere l’acqua al cimitero?
Nei mesi scorsi, una donna di Francavilla Fontana si era lamentata del fatto che proprio davanti loculo di suo marito (deceduto il 28 ottobre 2023) vi fossero un lavandino e un cestino per i rifiuti. Il cestino è stato sufficiente spostarlo più in là, mentre per il lavandino – fissato a una parete al secondo piano del colombario di proprietà comunale – si è reso necessario un più complesso smontaggio.
Lo smontaggio, come a suo tempo promesso dall’assessora ai Servizi cimiteriali Annalisa Toma, è avvenuto nei giorni scorsi, con soddisfazione da parte della vedova che aveva denunciato il disservizio, costretta com’era a sopportare – durante visita e preghiere al suo caro – un viavai di gente da e per il lavandino, da e per il cestino. Soltanto che ora per i frequentatori di quello stesso colombario si pone un problema forse peggiore, che fa pensare a una toppa peggiore del buco: il lavandino è stato soltanto smontato e non spostato in un altro punto.
La conseguenza è che adesso per riempire i secchi d’acqua e riportarli lassù si rende necessario percorrere a piedi sei rampe di scale, tre all’andata coi secchi vuoti e tre al ritorno coi secchi pieni, e due tratti di strada, tra andata e ritorno (salvo, ovviamente, necessità di fare più viaggi). L’ascensore, infatti, di cui pure la struttura è provvista, non è funzionante. Disagio non da poco soprattutto per le persone anziane, coloro le quali si recano con più frequenza al camposanto.
“Capisco che per la signora in questione fosse fastidioso avere un lavandino proprio sulla tomba del marito e ha fatto bene a farselo togliere – dichiara Giovanni Di Palmo, ex segretario di “Noi ci siamo”, che in quel colombario ha un suo cugino – ma il Comune avrebbe dovuto trovare un’altra collocazione per quel lavandino, mica farlo sparire del tutto. Io e i miei zii siamo ancora in salute e ce la facciamo a fare su e giù anche carichi, ma mi pongo il problema per quei tanti anziani che ogni giorno devono arrangiarsi e soffrire per cambiare l’acqua ai fiori dei loro cari. Quando ci troviamo noi, diamo una mano noi, ma cosa accade quando sono da soli? Sarebbe opportuno almeno riparare l’ascensore, che credo fosse stato pensato proprio per essere d’aiuto agli anziani ma fino ad oggi non ha mai funzionato. Vi posso assicurare che il prblema è serio, per chi lo vive quotidianamente e a volte si trova impossibilitato a dare decoro al loculo del proprio caro defunto”.
Sul caso ascensore non funzionante, Toma aveva assicurato un mese e mezzo fa che era in corso di completamento l’iter amministrativo e il comodo macchinario sarebbe stato disponibile entro un paio di settimane.
C’erano due problemi, lavandino presente (ma scomodo) e ascensore non funzionante. Ci sono due problemi: lavandino assente e ascensore non funzionate. Da qualunque angolazione la si osservi, i conti non tornano.