I Giochi del Mediterraneo Taranto 2026 potrebbero portare in provincia di Brindisi tra i 20 e i 25 milioni di euro: dieci per Brindisi, sei per Francavilla Fontana, tre per Fasano e un paio per Oria. Inoltre, diversi comuni beneficeranno dei fondi messi a disposizione per mettere in sicurezza le strade – almeno altri due-tre milioni – e garantire la sicurezza delle gare ciclistiche, che interesseranno l’intero Salento.
Nei giorni scorsi, i sindaci di Francavilla Fontana Antonello Denuzzo e di Oria Cosimo Ferretti hanno bussato alla porta del commissario straordinario dei Giochi Massimo Ferrarese. Denuzzo ha chiesto rassicurazioni circa l’inserimento – ormai certo – della Città degli Imperiali nel secondo masterplan in fase di realizzazione.
Francavilla figurava già nel primo masterplan, poi ne fu estromessa; potrà invece far parte del secondo masterplan grazie ai fondi aggiunti dal Governo (in totale, ora 275 milioni di euro).
Se Denuzzo può dormire sonni tranquilli circa la presenza della sua città nel novero dei comuni ospitanti e quei sei milioni, dovrà fare in modo di consegnare quanto prima alla struttura commissariale i progetti per apportare migliorie a stadio (una nuova tribuna e altri servizi) e palazzetto (impianti interni, attrezzature e parcheggi esterni).
Discorso diverso per Oria. Ferretti, forte delle sue strutture sportive sostanzialmente già pronte e nuovissime, ha offerto a Ferrarese lo stadio e il palazzetto dello sport. Il primo potrebbe tornare utile per gli allenamenti di calcio e per allenamenti e gare d’atletica; il secondo forse per allenamenti e gare di pallavolo. Il sindaco di Oria non ha chiesto alcunché, se non visibilità, al commissario straordinario, ma è chiaro che non disdegnerebbe – ove fosse possibile – qualche investimento per la sua città.
L’impressione è che se il borgo federiciano sarà inserito nel secondo masterplan, dei soldi transiterebbero anche da qui e anche in questo caso sarebbe necessario muoversi con celerità per la redazione e la consegna dei progetti.
I tempi, infatti, stringono. La fase della disponibilità economica per il primo masterplan, dopo la firma del decreto autorizzativo da parte del Governo, può dirsi completata. Si dovrà passare ora a progetti e bandi. Ferrarese e la sua struttura non faranno gare, ma si appoggeranno a centrali di committenza quali Sport e Salute e Invitalia, che aggiudicheranno gli appalti.
Se tutto andrà come deve, le prime aggiudicazioni potrebbero avvenire già quest’estate e i lavori partire da settembre (quelli più semplici) o comunque entro fine anno (quelli più complessi). Se ne riparlerà nel 2025, invece, per quelli ricompresi nel secondo masterplan. Ferrarese lo ricorda spesso: ha dovuto fare in due anni ciò che non si era fatto in quattro anni, dove tutto era rimasto sostanzialmente fermo.
Lo stesso presidente internazionale dei Giochi del Mediterraneo, Davide Tizzano, l’ha detto chiaramente e pubblicamente: lo scorso ottobre, era stato già deciso di togliere la kermesse sportiva a Taranto per destinarla altrove; poi, però, è stata notata e apprezzata l’accelerazione organizzativa e non c’è stata la revoca, anche se di qui a giugno 2026 non si potrà smettere di correre contro il tempo. Un bene per Taranto, ma – a conti fatti – anche per Brindisi.