La controreplica di Curto a Tatarano: “Lui assessore per grazia ricevuta, da parte mia un solo errore sulla comandante. Per il resto tutto vero”

Di seguito, una controreplica del già senatore Euprepio Curto alla replica dell’assessore alla Polizia locale Sergio Tatarano:

“So di non scoprire la luna dicendo che a far rivestire il ruolo di assessore a Sergio Tatarano non sono stati né il corpo elettorale, né l’opinione pubblica. Così come so pure di dire cosa vera dicendo che sia con il primo che con la seconda il suo rapporto è, per così dire: anaffettivo. 

So pure che egli occupa il delicatissimo ruolo ricoperto solo per grazia ricevuta: ossia per il sol fatto di essere “il preferito” del sindaco Denuzzo. 

Pur tuttavia neppure cotanta immeritata “copertura” politica gli conferisce il diritto di manipolare e stravolgere il senso delle correttissime osservazioni e riflessioni fatte ieri l’altro “dall’autore della nota” sullo stato attuale del Corpo di Polizia Municipale. 

Sicché, al netto della correzione doverosa sullo “status” della dott.ssa Sabatelli, il riferimento dell’incauto assessore ad un mio “inconfessabile retaggio maschilista, per cui assegnare mansioni di responsabilità o magari di comando a donne… ecc. ecc. ecc”, appare per davvero un caso clinico degno di attenzione.

Altri sono, invece, gli argomenti sui quali “l’autore della replica” avrebbe dovuto affrontare e che, invece, ha scientemente eluso. 

Il primo. Confermo che l’attuale assetto del Corpo di Polizia municipale risente di una programmazione frutto di troppe e concordanti coincidenze. Vuole che gliele enumeri con questa replica, o preferisce che le sottoponga alla valutazione di altri organismi? 

Scrive sempre – nella replica “all’autore della nota” – il poco riflessivo assessore, che il potenziamento del Corpo di Polizia locale sta avvenendo sia con l’assunzione di 8 nuovi vigili, sia per mezzo delle eventuali progressioni verticali. Quindi, conclude giustificando l’assunzione delle nuove otto unità mediante l’utilizzo della graduatoria di Taranto con la necessità di dare risposte urgenti alle esigenze del Comando. 

Un’autentica provocazione anche questa, se si considera che l’Amministrazione Denuzzo avrebbe ben potuto espletare il concorso bandito ben 5 anni prima. 

Ma siccome al peggio non vi è mai fine, ecco che dal cilindro dell’assessore vien fuori la seconda “perla” , costituita dalla ipotesi di progressioni verticali fondate su criteri di meritocrazia e anzianità. 

Bene, intendo dirlo con estrema chiarezza. Non so dire se si arriverà a tanto. So solo dire che la Delibera sulle progressioni verticali nacque e resta inquinata, e quindi tutto ciò che è inquinato fa male alla salute, politica, ovviamente. Con un inciso: non mi si provochi, perché sono a disposizione a fornire le prove di ciò che affermo. 

A questo punto sarebbe giusto fermarsi a queste brevi note di replica. Senonché credo che ai più sia sfuggito un particolare di non marginale importanza. Mi viene riferito che sul post pubblicato dall’assessore sono stati posti i likes del Comandante dei Vigili (in distacco per attività sindacale, ovviamente accertata e documentata…) e della sua Vice. 

Ebbene, tenuto conto che, pur al netto di una sola inesattezza, in qualsiasi caso nei loro confronti non avevo espresso critiche di natura personale, tali da giustificare un loro intervento, mi pare quanto meno irrituale che essi siano intervenuti con i likes all’interno del dibattito politico. 

Una irritualità che conferma, ove ve ne fosse bisogno, la tesi di un Comando di Polizia Municipale dove ognuno fa quel che gli aggrada”. 

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