Il Mercoledì Santo della settimana pasquale a Francavilla Fontana è dedicato ai “piatti”.
Sono le composizioni che i più piccini realizzano, coi loro genitori o nelle scuole, e che proprio in questa giornata mostrano porta e porta, di casa in casa, accompagnandolo con la frase: “Cce ti piaci lu piattu mia?” (Ti piace il mio piatto?). In cambio ricevono dolci o denaro.
I piatti, a fine giornata, sono portati nelle chiese per abbellire gli altari della reposizione (sepolcri).
Ma in cosa consistono i piatti?
Qualche settimana prima di quella pasquale, si sistema del grano in piattini, lo si annaffia e lo si lascia germogliare. I filamenti d’erba poi vengono addobbati a piacimento con fiori, uova, coniglietti, pulcini e santini di Gesù o dell’Addolorata.
Un’antica tradizione che si perpetua
Un’antica tradizione tutta francavillese – un po’ meno praticata rispetto al passato – che viene tenuta in vita grazie anche al contributo degli insegnanti, i quali dedicano ai piatti, intesi come simboli di pace e rinascita, appositi progetti.