La fortuna ha bussato ancora, altra importante vincita nella stessa tabaccheria-ricevitoria

Se il postino suona sempre due volte, non è scontato che la fortuna faccia altrettanto. L’eccezione che conferma la regola è la seconda vincita da record, nel breve volgere di dieci giorni, nella stessa tabaccheria.

Il gratta e vinci da 100mila euro

Dopo i 100mila euro vinti lo scorso 6 marzo con un gratta e vinci da soli due euro della “Mini Doppia Sfida”, il 16 marzo nella rivendita numero 8 di Latiano (via della Libertà, angolo via Pola) di Graziella Cecere sono stati vinti 62.250 euro al gioco del “Lotto”.

Oltre 160mila euro in dieci giorni

Sono 162.250 euro riservati dalla dea bendata ai frequentatori – non si sa se occasionali o habitué – del medesimo punto gioco autorizzato, sulle cui vetrate sono ora comparsi i “trofei” che documentano eventi fino a questo periodo mai registratisi.

Mai così in passato

In passato, sempre qui, c’erano state delle vincite, ma nell’ordine massimo di 10mila euro o poco più. Discrete cifre ma niente a che vedere con quelle degli ultimi giorni.
Non è nota, come accade in questi casi, sia per la prima che per la seconda vincita, l’identità del vincitore o della vincitrice, ma qualche “sospetto” nella piccola comunità c’è, nonostante nessuno si sia fatto vivo neppure per ringraziare in forma anonima.

La gioia della titolare

La titolare dell’esercizio è però nuovamente felice che la dea bendata si sia palesata proprio da lei e si augura che continuerà a farlo anche in futuro: “Spero che quei soldi siano andati a gente che ne avesse bisogno, magari dopo tante sofferenze e sacrifici affrontati”. 

Il titolo simbolico di tabaccheria-ricevitoria fortunata

In questi casi, alla ricevitoria non è riconosciuto alcun premio: “Solo il titolo di tabaccheria fortunata – dice l’esercente – nella speranza vincite del genere possano ripetersi e più persone tentino la fortuna qui da noi”. E chissà che, dopo questa prima eccezione a conferma della regola, non ne subentri un’altra di regola: quella del non c’è due senza tre. Se così dovesse essere, ci sarebbe del clamoroso.

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