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L’auto dei ladri sperona quella dei carabinieri, che finiscono in ospedale: ora è caccia all’uomo

carabinieri autoScene quasi da film ieri sera, quando una gazzella dei carabinieri si è messa all’inseguimento di un’auto appena rubata che si allontanava a tutta velocità dal luogo del delitto, con il conducente che non si è curato minimamente del fatto di star percorrendo impervie stradine di campagna. Tutto è poi finito con uno speronamento: l’auto dei ladri è caduta in piccolo dirupo, mentre quella dell’Arma è andata in testacoda. Militari feriti e in ospedale per accertamenti, ladri in fuga a piedi.

Il fatto è accaduto ieri sera poco dopo le 20 a San Vito dei Normanni. Il proprietario di una Lancia Lybra di colore grigio scuro ha denunciato il furto della sua macchina, che era parcheggiata lungo la strada di collegamento con località Specchiolla, al numero del pronto intervento.

Sono quindi scattate le ricerche condotte in un primo momento dagli uomini in forza alla stazione di Carovigno, che pattugliavano già l’area, poi anche dai colleghi del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di San Vito.

Questi ultimi, a bordo della Fiat Bravo di servizio, sono riusciti a intercettare la Lybra e hanno intimato l’alt agli occupanti, che però non hanno voluto saperne di arrendersi.

L’uomo alla guida ha anzi accelerato, di fatto ingaggiando la sfida con i carabinieri. Una sfida da guardie e ladri nella quale i secondi hanno finito per barare: il guidatore dell’auto rubata, vistosi in difficoltà, ha deciso di sterzare e quindi di speronare la Bravo dei militi, che è stata danneggiata nella parte frontale ed è finita in testacoda. Feriti e poi soccorsi dal 118 gli appartenenti alle forze dell’ordine, condotti in ospedale a Brindisi per le medicazioni del caso. Le loro condizioni non sono comunque gravi.

Nel frattempo, dopo il colpo alla Bravo, la Lybra è a sua volta finita in una piccola scarpata che costeggia la stradina interpoderale teatro dell’inseguimento: la coppia a bordo è però riuscita a darsela a gambe, eludendo così l’arresto.

Le ricerche della Benemerita sono però state dispiegate in tutto il territorio e anziché del “semplice” furto d’auto, gli occupanti della Lybra dovranno rispondere anche del ferimento dei pubblici ufficiali.

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