Non se ne può più. Il Comune di Oria ha scritto una pec a Ferrovie del Sud Est e ne scriverà un’altra a Società trasporti pubblici per chiedere con urgenza soluzioni in merito al trasporto scolastico dei pendolari verso e dalle scuole della provincia.
È dall’inizio dell’anno che il servizio funziona male e in quest’ultimo periodo le cose sembrano anche andare peggio: sui bus non c’è posto, partono già pieni e quando transitano da Oria a volte neppure si fermano perché è impossibile accomodarsi neppure in piedi.
Dopo aver ricevuto una sequela di segnalazioni, l’assessore Alfredo Proto (polizia locale, viabilità e traffico) ha preso a cuore la questione e ha intimato alle società gestrici di porre rimedio quanto prima ai disagi quotidiani, che comportano finanche l’impossibilità per studentesse e studenti di raggiungere gli istituti scolastici o di fare ritorno a casa fin quando non trovano un passaggio.
Non si tratta di qualcosa di sporadico, ma di una costante: serve a poco anticipare la sveglia e posizionarsi di buonora alla fermata, dato che i pullman fanno già il carico nei paesi limitrofi in cui effettuano le prime tappe. “Quando riusciamo a entrare – dichiara Francesco – siamo comunque stipati come sardine anche stando in piedi, vi lascio immaginare cosa accade quando magari l’autista fa una curva più veloce o frena bruscamente…”.
“Ci abbiamo provato a dirlo più volte ai conducenti – dice Giuseppe – ma loro giustamente dicono di non avere colpa, di fare soltanto il loro dovere e di rivolgerci all’azienda, cosa che abbiamo fatto ma anche in quel caso siamo rimasti inascoltati”.
“Tra l’altro – commenta Giovanna – i nostri genitori pagano ogni mese l’abbonamento per consentirci di frequentare regolarmente le lezioni e vi assicuro che sono bei soldi ai quali si aggiungono quelli di carburante per accompagnarci quando non possiamo salire sul pullman”.
“Noi come amministrazione – spiega l’assessore Proto – abbiamo già interpellato Sud Est e presto anche Stp e ci siamo rivolti alla Regione. Chiediamo che sia messo a disposizione dei nostri studenti pendolari almeno un altro bus che sia loro dedicato perché la platea degli studenti di Oria è già sufficiente da sola a riempire un mezzo di quelli grandi, i cosiddetti ‘carrozzoni’ snodabili. Speriamo che le nostre richieste siano soddisfatte e comunque abbiamo anche interessato della questione la Regione, chiedendo magari un incontro con noi amministratori accompagnati da delegazioni di studenti e genitori”.
Gli stessi studenti, ormai stufi di dover combattere un giorno sì e l’altro pure per poter esercitare il loro sacrosanto diritto allo studio, sono sul piede di guerra e man mano documentano (con filmati e foto) ogni accadimento alle fermate. Un compendio consegnato nelle mani dell’amministrazione, che l’ha allegato alla lamentela ufficiale. Se neanche con quest’iniziativa l’andazzo cesserà, gli interessati non escludono di passare alle maniere forti e cioè di rivolgersi alla magistratura affinché possa accertare le responsabilità del caso.
Eliseo Zanzarelli per Nuovo Quotidiano di Puglia