La segnalazione, tra le tante più o meno interessanti, ci è giunta mediante WhatsApp dopo che abbiamo attivato il servizio di notifiche in tempo reale. Ne abbiamo verificato la fondatezza ed eccoci qui a scriverne: in diverse parti di Oria, se non si ha un Tom Tom o un navigatore satellitare qualsiasi, è pressoché impossibile orientarsi e quindi giungere a destinazione.
Il motivo è presto spiegato: sono inesistenti o provate dal tempo, quindi sostanzialmente cancellate e illeggibili, le indicazioni – perlopiù targhe in marmo – della toponomastica, tradotto: i nomi delle vie cittadine. Ciò significa che o si conosce la città oppure, salvo chiedere indicazioni se per ventura – specie a sera, eccetto che nel week end – si trovi in giro qualcuno cui chiedere, arrivandovi da fuori, il rischio di perdersi è più che concreto.
Come testimoniano gli scatti allegati a questo articolo, effettivamente ci vuole molta fantasia, per esempio, ad arrivare da Erchie – appena superato l’incrocio per San Cosimo – capire di essersi immessi su viale Grande Europa e di star poi procedendo in via Carlo Pisacane.
Ovvio che non è così in ogni zona, ma lo è paradossalmente proprio in periferia, cioè le parti del centro abitato da cui giunge chi arriva da fuori. Così, quindi, nelle aree di via Latiano, via Francavilla, via Manduria e via Torre Santa Susanna. Difficoltà sono segnalate, inoltre, per raggiungere il liceo scientifico “Lilla”, dove la segnaletica è assente o addirittura sparita.