Arneo, consigliere Iaia: “Bene la mozione di Fanizza, ma noi ci eravamo mossi a novembre. Comune finora inerme verso un tributo ingiusto”

Di seguito una nota da parte del consigliere comunale di Francavilla Fontana, capogruppo di Fratelli d’Italia, Michele Iaia:

“La mozione sull’annosa “questione Arneo” proposta dal consigliere comunale di maggioranza Luigi Fanizza sarà esaminata con attenzione, come è giusto che sia, in vista della discussione in un prossimo consiglio comunale.

Pare altrettanto doveroso rilevare che, nello scorso novembre, Fratelli d’Italia, con una interpellanza proposta dal sottoscritto capogruppo, ha sollevato la questione alla luce dei cambiamenti organizzativi e normativi deliberati da Regione Puglia a partire dal 2024, che hanno dato il via alla costituzione del Consorzio Unico di bonifica Centro – Sud, in luogo dell’Arneo.

Per scongiurare, a monte, l’invio di cartelle di pagamento per servizi non erogati, l’ente comunale avrebbe dovuto provvedere ad una accorta riperimetrazione delle aree che ricadono nelle “attenzioni” del consorzio, ma nulla è stato fatto al momento della presentazione dell’interpellanza, con un disinteresse che si è protratto a tutt’oggi.

Integralmente disattesi gli impegni assunti dall’amministrazione comunale in occasione dell’incontro del 18 settembre scorso tra i Sindaci del territorio della provincia di Brindisi su cui ricade la sfera di intervento del Consorzio Arneo, all’esito del quale è stato sottoscritto un atto di impegno che prevedeva, con urgenza, una nuova determinazione delle superfici che fruiscono dei servizi, con la esclusione delle zone che non beneficiano di alcun intervento consortile e la costituzione di un organo di controllo.

Di fronte ad un tema importante, fortemente sentito dalla cittadinanza, il governo di città si è girato dall’altra parte, nonostante si fosse di fronte ad un punto di svolta normativo nel quale si poteva finalmente approfittare per risolvere una situazione di profonda ingiustizia.

L’amministrazione comunale deve prioritariamente aggiornare il piano di classifica che risulta essere vetusto, a tratti non più esistente o mai esistito, in modo tale da mettere al sicuro i cittadini dalla necessità di doversi difendere, in via individuale o collettiva, con il rischio di incorrere in spese legali, aggiungendo al danno la beffa”.

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