“Soffi di memoria”, iniziativa alla secondaria di primo grado Fermi di Oria: conoscere, ricordare e condannare per sempre l’Olocausto

Sabato 27 gennaio 2024 si celebra in tutta Italia il “Giorno della memoria”, una iniziativa che si propone di ricordare gli orrori dei totalitarismi e dell’intolleranza che nel secolo scorso hanno devastato l’intera Europa e vaste aree del mondo.
          
Il doveroso ricordo dei milioni di vittime dell’odio razziale rappresenta un monito anche per quanti non hanno vissuto direttamente quelle tragedie perché nella storia dell’umanità c’è un passato che non è mai andato del tutto e la memoria è il solo accorgimento che consente di comunicare ai giovani le sconvolgenti conseguenze di imperdonabili errori.

 “Soffi di memoria”, evento celebrativo del giorno della memoria, realizzato dalla scuola secondaria di I grado “E. Fermi” di Oria ha rilevato l’importanza e il significato di questa ricorrenza e l’insegnamento che da una così grande tragedia può essere tratto, soprattutto, presso le nuove generazioni.
          
A discorrere sui fatti, il prof. Giuseppe Patisso, docente di Storia moderna presso l’Università del Salento, che ha condotto gli alunni e le alunne dell’Istituto “E. Fermi” in un viaggio per capire dove conduce il seme dell’odio e della falsità e come proiettare la memoria nel segno del civismo, della responsabilità e della comprensione.


E’ giusto ma anche doveroso, ha più volte evidenziato il docente, accompagnare il ricordo della Shoah, dello smisurato Olocausto del popolo ebraico, con un pensiero rivolto ai giovani e al futuro, perché si alimenti un incessante processo di educazione collettiva rivolta al confronto delle idee, al dialogo empatico, alla fine delle diffidenze.

L’insegnamento di quei tragici avvenimenti  è un richiamo al dovere e alle nostre responsabilità che ci obbliga ad ispirare i nostri atteggiamenti e comportamenti quotidiani ad una logica fondata sulla comprensione e sul dialogo fra le diverse civiltà, culture e religioni, un bisogno indispensabile per un mondo sempre più immerso o  sommerso in una rete globale di difficili scambi relazionali.

Canti tra cui Shalom Chaverim, tra i più belli della tradizione ebraica, Gam Gam, uno degli “inni” più toccanti della Shoah, Schindler’s list di John Williams, il brano musicale Immagine composto dal prof. Antonio Saracino, docente di strumento della nostra scuola,  liriche tra cui “Un paio di scarpette rosse” di Joyce Salvadori Lussue “C’erano uomini” di Maria Ruggi, lettura di passi tratti dalle esperienze di vita vissute da Primo Levi e narrate nel libro “I sommersi e si salvati”, stralci estratti da “La colpa di essere nati” di Gherardo Colombo e Liliana Segre e fiumi di domande e curiosità da parte dei nostri alunni e alunne si sono alternati facendo da emozionante cornice all’evento stesso.

“Si ringrazia la nostra dirigente scolastica, la Prof.ssa Giovanna Carla Spagnolo, che ha creduto e supportato il lavoro dei docenti, il Prof. Giuseppe Patisso, che ha accettato di buon grado il nostro invito, le autorità locali per essere intervenute, gli alunni e le alunne della scuola “E. Fermi” per l’entusiasmo, la partecipazione e l’interesse profusi, i genitori presenti e i docenti tutti, sempre sensibili alle iniziative atte a far crescere e maturare la nostra comunità scolastica”.

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