Limite di velocità da 50 a 30 Km/h in città – Le ragioni del No, Iaia: “Non è una soluzione ideale, alibi per chi governa e condanna per gli altri”

Sull’ipotesi di ridurre il limite di velocità nel centro abitato di Francavilla Fontana si esprime in termini contrari il consigliere comunale Michele Iaia, capogruppo di Fratelli d’Italia:

Il tema delle “Città 30” non può diventare un contenitore di slogan. Né in un senso, né nell’altro.

La drastica riduzione delle andature dei veicoli all’interno dei centri urbani, con il significativo abbassamento dei canonici limiti di velocità, non è la risposta più efficace in termini di diritto all’uso delle strade ed alla mobilità. In molti casi dietro certe decisioni amministrative si cela una resa sostanziale di fronte ad inaccettabili carenze in termini di sicurezza e manutenzione delle strade.

Lo viviamo con le strade provinciali, rispetto alle quali l’ente proprietario pone frequentemente limiti di 50 km/h, senza rivolgere particolare attenzione alle condizioni del manto, alla segnaletica ed alle banchine. Non è questo il contributo a garantire gli obiettivi minimi di sicurezza stradale

In una città come Francavilla Fontana i maggiori ostacoli alla armoniosa convivenza tra i diversi utenti della strada risiedono nelle pessime condizioni in cui versano le vie, martoriate da diuturni interventi ai quali non seguono adeguati lavori di ripristino, che si traducono in insidie pericolose soprattutto per chi va a piedi, usa la bici, la moto o il monopattino.

Altro dato è la forte intensità del traffico veicolare, che è generata non solo dal numero di auto in circolazione, ma anche dalla scarsa pianificazione della viabilità, dalla spasmodica ricerca di aree di sosta, che risultano essere sempre meno, dall’assenza di un vero ed utile trasporto pubblico.

Manca un sistema di intermodalità degli spostamenti.

Il quadro assume contorni ancora più gravi per l’evidente peggioramento dell’aria, a discapito dei residenti e degli stessi utenti della strada.

Oltretutto in città non si conosce l’esito di una – dico una – delle mille sperimentazioni che sono state messe sul tappeto. Mi chiedo se l’amministrazione di Francavilla Fontana abbia mai avuto contezza dei dati restituiti dall’esperienza sperimentale di “quasi-pista” ciclabile lungo via San Lorenzo e, in caso affermativo, perché non siano mai stati resi noti.

Non va nemmeno sottaciuto che una scriteriata estensione delle zone 30 finirebbe con il ridurre il valore e l’attenzione verso la particolare area che si intende tutelare con la misura (si pensi ad esempio alle scuole), posto che è impensabile sottoporre l’intero sistema viario di una città come Francavilla Fontana al limite di velocità di 30 km/h.

In definitiva “Città 30” rischia di diventare un alibi per chi è chiamato a governare ed una condanna per le comunità.

Nel frattempo nulla si fa per rimuovere gli ostacoli e le insidie lungo le strade, nulla all’orizzonte per alleggerire il traffico, con contestuali offerte di spostamento snelle e sicure per i cittadini.

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