Del contratto di cessione del credito neppure l’ombra. Il giudice dell’esecuzione del Tribunale di Brindisi, Stefano Sales, ha dichiarato estinta la procedura esecutiva a carico di un libero professionista residente in un comune del Brindisino che si era persino visto pignorare la casa.
L’uomo, a causa della crisi economica da pandemia, non era riuscito a pagare diverse rate del mutuo. La banca che gliel’aveva concesso ha in più occasioni richiesto bonariamente le somme, ma ha optato infine per la cessione del credito a una società specializzata nel recupero.
Quest’ultima ha quindi avviato una procedura esecutiva immobiliare e ottenuto il pignoramento dell’abitazione del debitore, che si è però rivolto all’avvocato Giuseppe D’Ippolito del Foro di Taranto esponendogli l’intera questione.
Il legale ha proposto opposizione all’esecuzione eccependo, tra le altre cose, il difetto di prova in ordine alla proprietà del credito: dov’era il contratto di cessione tra la banca e la società di cartolarizzazione? Il giudice dell’esecuzione l’ha chiesto proprio ai sedicenti creditori, che però non hanno saputo produrre alcun documento in tal senso. Di qui, procedura estinta e casa salva.
