Così l’associazione culturale Ucronia:
“L’associazione culturale Ucronia, sin dalla sua costituzione ha mostrato grande attenzione e sensibilità ai temi della pace e della guerra nel mondo, delle difesa dei diritti civili, del rifiuto di ad ogni forma di violenza ed oppressione, della lotta all’intolleranza e alla limitazione delle libertà democratiche.
La deflagrazione improvvisa del conflitto armato israelo-palestinese, con il rischio di allargamento all’intera area mediorientale (e non solo) con tutte le nefaste conseguenze in termini di perdita di vite umane e distruzione e le cui vittime sono esclusivamente civili che nulla hanno a che fare con il terrorismo o con l’occupazione militare di interi territori, pone l’urgente e improcrastinabile esigenza, da parte dei principali attori della politica internazionale, dei movimenti di opinione e del mondo della cultura e dell’informazione, di praticare senza tentennamenti e ambiguità la via della pace.
Un percorso di pace, in quell’area del medioriente non può che identificarsi e sostanziarsi con l’obiettivo politico dei “due Popoli in due Stati”, formula oggi purtroppo relegata a sterile slogan ma che rimane l’unica strada percorribile per la soluzione dello storico conflitto israelo-palestinese, pur nella consapevolezza che interessi economici e geopolitici frenano o addirittura contrastano questa idea.
Oggi, più che in passato, può sembrare una follia ma non ci sono alternative: un territorio, due Popoli, due Stati con la loro piena autonomia, sovranità e libertà di autodeterminazione”.