Ruba un’auto a Francavilla, fa spese con una Postepay non sua a Oria: arrestato 39enne

[Immagine generica, di repertorio]

Ha effettuato piccole compere con una Postepay non sua a Oria dopo aver rubato un’auto a Francavilla Fontana. Quella Postepay l’aveva trovata proprio nell’auto rubata, il cui proprietario continuava a ricevere notifiche di acquisto sul suo smartphone. Un 39enne francavillese è stato arrestato intorno alle 11 di ieri (29 settembre) di fronte a un bar (estraneo ai fatti) nel centro di Oria dove, per l’appunto, aveva acquistato qualcosa con la Postepay del proprietario dell’auto.

Quest’ultima – una Fiat Grande Punto – era stata rubata il giorno prima, intorno alle 12, in via Pio La Torre a Francavilla Fontana, nei pressi di una farmacia. Il proprietario ha denunciato tutto ai carabinieri di Francavilla Fontana che hanno messo al corrente dei fatti anche i colleghi del circondario. Il presunto ladro è stato identificato grazie alle analisi delle telecamere di sorveglianza presenti nel punto in cui era stato messo a segno il furto, quindi da quel momento in poi la ricerca non ha riguardato soltanto l’auto ma anche il presunto ladro.

Decisivo nello sviluppo delle indagini è stato però un altro aspetto: dopo il furto, qualcuno aveva preso a usare una carta ricaricabile postale che si trovava nella stessa auto rubata. Sempre piccoli acquisti, così che fosse sufficiente accostare la tessera al pos senza necessità d’inserire il pin. Le ultime transazioni hanno condotto a un locale pubblico di Oria (locale, si ripete, incolpevole), non lontano dal quale i carabinieri della Stazione di Oria – al comando del luogotenente Roberto Borrello – si sono appostati e hanno riscontrato la presenza del sospettato.

Quando gli si sono avvicinati, l’uomo ha opposto resistenza e li ha spintonati ma alla fine i militari sono riusciti ad ammanettarlo e a perquisirlo. Aveva con sé sia la Postepay, sia la chiave della macchina rubata. La Fiat Grande Punto è stata rinvenuta in via Barella, traversa di via Latiano, e restituita al legittimo proprietario, così come la Postepay. Il francavillese – ora ai domiciliari, difeso dall’avvocato Pasquale Annicchiarico – è indagato per furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e indebito utilizzo di strumenti di pagamento.

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