Un don Alfonso visibilmente commosso ha celebrato questa mattina in basilica i funerali del 43enne Donato Lombardi. L’ha definito come un pilastro della comunità parrocchiale, di cui da confratello del Santissimo Sacramento era parte integrante e anzi molto attiva. L’arciprete della chiesa madre, monsignor Bentivoglio, era molto legato a Donato.
In lacrime anche le numerose persone che hanno voluto tributargli un ultimo saluto prima del trasporto al cimitero per la tumulazione. Sabato scorso, Lombardi era al lavoro sul terrazzo dell’abitazione di un conoscente in via Angelo Cavallo quando è precipitato dal terrazzo in un pozzo luce e ha perso la vita.
Calzava ancora i guanti da lavoro e una mascherina protettiva, accanto al suo corpo c’era una smerigliatrice. Donato mancava da casa dal mattino e non vi aveva fatto ritorno neppure per pranzare, cosa che ogni tanto faceva quand’era troppo impegnato. L’allarme è scattato però alle 19, quando sarebbe dovuto stare proprio in chiesa madre per una messa in onore di San Pio.
Era stato lo stesso 43enne, al mattino, da ministrante di culto ad aver invitato il suo gruppo religioso a essere presente. Un’assenza non da lui quella, che ha fatto pensare potesse essergli capitato qualcosa. Un presentimento poi purtroppo rivelatosi tristemente vero.
