Di seguito una nota da parte del consigliere comunale di Francavilla Fontana Michele Iaia, capogruppo di Fratelli d’Italia:
Che Francavilla sia la pecora nera tra i Comuni dell’ARO Brindisi in termini di percentuale della raccolta differenziata dei rifiuti non è purtroppo una novità.
Siamo al 58,99%, ben al di sotto della soglia minima del 65%.
Da tempo Fratelli d’Italia segnala questa criticità, ripresa peraltro in maniera forte ed importante nel dei vari incontri e confronti nel corso dell’ultima campagna elettorale.
Nell’occasione ho avuto modo di evidenziare che con questi risultati negativi si affaccia all’orizzonte lo spettro dell’ecotassa che graverà ancora di più sui bilanci di famiglie, imprese ed operatori commerciali.
Non ci si può ancora schermare dietro la stucchevole solfa portata avanti come un mantra dalle amministrazioni Denuzzo 1 e Denuzzo 2, secondo cui il contratto in proroga non si riferisce solo alla città degli Imperiali ma a tutti i paesi dell’ARO.
La raccolta dei rifiuti a Francavilla Fontana è regolata sulla base di un contratto già abbondantemente scaduto, in proroga da cinque anni.
Il dato appare singolare non solo dal punto di vista dei rapporti contrattuali.
I cittadini contribuenti sono privati di una serie di benefici sia sul piano economico e sia sotto quello dei servizi.
Ritengo, sul punto, che sia necessario ed urgente che il governo di città, dormiente anche su questo delicato tema, si faccia subito parte diligente nell’organizzare il bando di gara, sottolineando che, tra l’indizione della gara da parte dell’ARO BR/1 ed il suo espletamento, vi sono dei tempi tecnici di circa un anno, nella migliore delle ipotesi.
Altrettanto impellente deve essere una puntuale e precisa ricognizione delle specifiche del contratto attualmente in vigore, allo scopo di rendere efficaci ed applicati nel concreto gli interventi che la ditta è chiamata a svolgere, mettendo a punto un sistema di coordinamento con i compiti complementari a cui è chiamato il Comune, che non si riducono – ovviamente – a dei report fotografici dal sapore effimero e beffardo. E qui siamo di fronte ad un’anomali nell’anomalia, che è tutta francavillese.
Per dirla come a Bolzano e non a Francavilla, il fruscìo della scopa nuova è abbondantemente concluso, per cui è il caso che qualche amministratore cominci a smaltire l’ebbrezza dei social, per mettersi davvero a lavoro rispetto ad una situazione complicata, costosa e gravosa. Soprattutto ingiusta.
Da un punto di vista amministrativo si galleggia in uno stagno nel quale non si ha possibilità di attivare, nel caso, sanzioni o penali, né di accedere a servizi migliori e più moderni, a condizioni economiche più vantaggiose per il Comune e per i cittadini.
La problematica si ripercuote anche sulle condizioni di pulizia e di igiene delle strade e degli spazi pubblici, sulla possibilità di ottenere quotidiani interventi di spazzamento accurato del centro storico e dei quartieri meno centrali. Il tutto con evidenti vantaggi in termini di vivibilità della città.
Questo arco temporale incerto e grigio, che perdura in modo inaccettabile, impedisce alla città di Francavilla Fontana di ricevere i contributi CONAI, ossia i corrispettivi, variabili in funzione della quantità e della qualità del materiale conferito, che possono essere riconosciuti ai comuni in ragione dei conferimenti di rifiuti, con consequenziali effetti positivi sulla pressione fiscale gravante sui cittadini.
Danno e beffa per Francavilla, per i cittadini contribuenti e per gli investitori potenziali che ci pensano due volte prima di mettere piede in città.