Correva il Natale 2012, il secondo dello Strillone. Si pubblicava, all’epoca, ancora principalmente su carta, ogni 15 giorni. Il sito internet c’era già, lontano parente di quello di adesso: molto meno aggiornato, era per quasi tutti noi un’appendice, qualcosa di secondario. Solo una persona la pensava diversamente: Maura.
Lei – anzi: ella, come era solita correggere e correggerci, da appassionata linguista quale era – aveva anticipato i tempi e le future tendenze, immaginato le potenzialità della Rete. Lo sapeva sin d’allora che un giorno, neanche troppo lontano, tutti avrebbero preferito l’informazione telematica a quella tradizionale, che avrebbero tutti avuto uno smartphone e avrebbero letto le notizie in tempo reale e in mobilità. Così è stato, anche a queste latitudini.
Maura ci mise un po’ a studiare come e cosa fare, ma dopo pochi mesi nacque Lo Strillone online all’indirizzo www.lostrillonenews.com, che oggi re-indirizza al .it. La struttura è pressoché sempre la stessa da lei realizzata, nonostante diverse modifiche intervenute nel tempo. Gli aspetti tecnici e informatici sono stati, fino alla fine, principalmente affare suo. Maura, però, non si occupava soltanto di quello, ma anche di scrivere, correggere, impaginare e ideare grafiche.
Comprenderete, quindi, come queste festività non possano per noi essere allegre al pari di quelle degli anni passati. Con Mauretta, il 22 novembre scorso, se n’è andata anche una consistente parte dello Strillone. Accanto all’enorme vuoto che niente e nessuno potrà e saprà colmare, ci ha però lasciato una grande eredità. Un’eredità pesante che non dissiperemo, di cui è nostro dovere far tesoro.
La testata natalizia con cappellino di Santa Claus e alberello stilizzato che qui sopra abbiamo rispolverato – fotografata da una copia d’archivio e comparsa sull’edizione numero 26/21 dicembre 2012 – 11 gennaio 2013 – è essa stessa opera sua.
Abbiamo scelto questo modo, il suo, per ringraziare e augurare ai nostri e suoi lettori un buon Natale e un felice anno nuovo, ché in fondo è anche giusto farlo.