Operaio francavillese morì a Campomarino, a processo il datore di lavoro e un suo collega

Dopo due anni d’indagine a seguito del decesso per infortunio sul lavoro di un operaio francavillese, il 58enne Cosimo Molendini, deceduto a Campomarino di Maruggio, si è tenuta ieri presso il Tribunale di Taranto l’udienza preliminare per decidere il rinvio a giudizio delle due persone imputate per quella morte: il legale rappresentante della società datrice di lavoro e un operaio collega dell’operaio deceduto. L’ipotesi di reato è quella di concorso in omicidio colposo, aggravato dall’inosservanza della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Il giudice dell’udienza preliminare su richiesta degli avvocati Fabio Zecchino e Domenico Attanasi del Foro di Brindisi, che rappresentano diversi congiunti dell’operaio deceduto, costituitisi parti civili, ha disposto il rinvio a giudizio degli imputati per l’udienza che si terrà l’8 novembre prossimo.

Lì le parti civili potranno far sentire le proprie ragioni e l’imputato difendersi. Molendini fu investito dal pick-up guidato da un suo collega mentre era al lavoro all’esterno dell’Hotel dei Cavalieri a Campomarino. Era il 17 luglio del 2020. La morte giunse purtroppo una settimana dopo: troppo gravi le conseguenze di quell’incidente, che forse si sarebbe potuto evitare, con po’ più di accortezza in quella manovra in retromarcia che finì per travolgere Molendini. Il giudice ha ammesso le costituzioni di parte civile dei prossimi congiunti dell’operaio, presentate dagli avvocati Fabio Zecchino e Domenico Attanasi del Foro di Brindisi, e disposto anche su richiesta degli stessi legali, la chiamata in giudizio dei responsabili civili.

Molendini fu investito dal pick-up guidato dal suo collega mentre era al lavoro all’esterno dell’Hotel dei Cavalieri a Campomarino.  Al datore di lavoro viene contestata la mancata adozione di specifiche misure atte a garantire la circolazione sicura di uomini e mezzi nella zona utilizzata come deposito-servizi tecnici, in modo da escludere la contestuale presenza di lavoratori e veicoli. Inoltre, non avrebbe formato adeguatamente i suoi lavoratori in ordine ai rischi specifici dell’attività. Secondo i capi d’imputazione, il collega di Molendini invece non avrebbe prestato la dovuta attenzione durante la manovra del veicolo. Le eventuali responsabilità cominceranno a essere accertate in dibattimento tra quattro mesi esatti.  

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