La candidata mancata scrive a Balestra: “Fa nulla, resto al tuo fianco e ci rifaremo. Orgogliosa di te”

Annamaria D’Apolito, qualche giorno fa, aveva già sottoscritto la sua candidatura con la Lega. Nelle ultime ore, ha appreso del ritiro dalla scena della sua candidata ideale (e amica) Adriana Balestra e qunndi le ha voluto indirizzare una lettera aperta. Eccola:

“Cara Adriana,

forse questa lettera ti coglierà di sorpresa, forse non l’approverai, ma nulla e nessuno potrà impedirmi di esternare pubblicamente i miei pensieri che voglio condividere con tutte le mie amiche ed amici.

So bene che la tua decisione di ritirare la tua candidatura a Sindaco e la lista della Lega ti è costata sofferenza e lacrime.

Ho incrociato i tuoi occhi umidi e ho pianto anch’io nel vederti così. So che in quel momento sentivi sulle tue spalle la responsabilità di aver vanificato il lavoro e le ambizioni di quanti di noi avevano già iniziato la propria campagna elettorale entusiasti ed orgogliosi di avere te al nostro fianco.

Ora però devo dirti, e lo faccio pubblicamente, che sono ancora più orgogliosa di averti come mio riferimento politico e soprattutto come amica.

Tutti noi abbiamo ben compreso che la tua scelta è stata obbligata e dettata dalla necessità di tutelare la tua e la nostra dignità.

Hai voluto assumere sulle tue spalle immense la responsabilità di tutelare la tua comunità da “giochetti” che ora sono sempre più evidenti e ripugnanti.

So anche, cara Adriana, che con te al nostro fianco, mai più ci ritroveremo a percorrere strade comuni con soggetti che, a mio avviso, dovrebbero semplicemente sparire dal panorama politico ( non servono neppure da sfondo ).

Soggetti che hanno fatto e continuano a fare danni, forse irreparabili, al CDX francavillese e alla città intera. Persone come Andrisano, lo stesso Iaia, giovani e meno giovani che con entusiasmo si stanno avvicinando alla politica ( come me ) non possono continuare ad essere contaminati da chi, per pura bramosia di potere, vorrebbe imporre la propria legge o distruggere tutto e “sopravvivere” sulle ceneri dei loro stessi disastri.

Noi con te ci sentiamo al sicuro e al riparo da queste “schifezze”.

Perdonami, forse non conosco il “politichese” ma spero che ti sia arrivato il mio messaggio forte e chiaro.

Ora ho solo voglia di dirti una cosa: grazie!”

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