Cynthia e suo fratello Alejandro avrebbero visitato Oria, città d’origine dei loro avi poi emigrati in Argentina, per la prima volta in occasione del centenario della nascita della nonna materna: Genoveffa Braccio, moglie di Cosimo Corrado (il primo “sindacalista” oritano). Partiti da Buenos Aires, atterrarono a Roma e, prima di ripartire alla volta di Brindisi, dove hanno ancora dei parenti, decisero di fare una capatina ai Musei Vaticani. Era l’11 ottobre 2006 e – sorpresa – un assaggio degli antichi fasti di Oria i due argentini lo ebbero già nella capitale: sulle antiche mappe affisse nei musei ecclesiastici, infatti, Cynthia e Alejandro s’imbatterono in un puntino con su scritto “Oria”. Intorno, il nulla o, perlomeno, centri abitati che nel corso dei secoli anni hanno cambiato nome a eccezione di Ostuni e Martina. La coppia, poi affascinati dall’effettiva bellezza paesaggistica e monumentale di quella che considerano a tutti gli effetti propria come città, hanno deciso di ricordare e condividere quell’esperienza pubblicando un paio di scatti nel gruppo facebook Foto antiche di Oria, che si prefigge per l’appunto di tramandare ai posteri la storia cittadina attraverso gli scatti fotografici.