Come mai quella cisterna fosse aperta, è tutto da capire. Sta di fatto che domenica scorsa un cittadino di Oria è uscito di casa per fare una passeggiata col cane di famiglia e l’ha sguinzagliato per farlo correre un po’ – dato che non c’erano altre persone né animali – nei terreni incolti di viale Grande Europa a Oria. Una sorta di propaggine periferica del centro abitato da cui ci s’immette sulla strada per il Santuario di San Cosimo alla Macchia.
Dopo un po’, il proprietario non ha più notato in giro il suo amico a quattro zampe e ovviamente ha cominciato a preoccuparsi. L’ha cercato ma niente, in superficie non c’era alcuna traccia di lui. E infatti era precipitato in un pozzo/cisterna pieno d’acqua a una profondità di circa tre metri rispetto al livello del suolo. L’uomo ha contattato immediatamente i vigili del fuoco per chiedere aiuto, anche perché l’animale era comprensibilmente in difficoltà e cercava disperato di tenersi a galla (segue dopo le foto).
Prima che arrivassero i pompieri è comunque giunto sul posto suo figlio che, con sprezzo del pericolo, si è calato con una scala – aiutato da padre e fratello che la sorreggevano da sopra – in quella sorta di buco nero e non senza fatica è riuscito a tirarlo fuori.
Spaventato ma complessivamente ancora in buone condizioni di salute. Nel frattempo sono sopraggiunti i vigili del fuoco, che hanno constatato la pericolosità di quell’apertura nel terreno e l’hanno messa in sicurezza. Tutto è bene quel che finisce bene, ma la domanda sorge spontanea: di chi sono le responsabilità dell’accaduto in quella porzione del territorio oritano che qualche giorno fa ha anche ospitato un circo con animali?
E poi: in questo caso è stato un cane a essere precipitato, ma se fosse capitato a una persona o peggio a un bambino? Ce ne sono tanti che specie nel fine settimana giocano proprio in quell’area. Una persona, soprattutto se di giovane età, difficilmente ce l’avrebbe fatta a resistere.
Gli sfortunati protagonisti di questa storia, intanto, hanno denunciato tutto. Proprio per evitare che in futuro possa accadere di nuovo e per scongiurare potenziali tragedie.