Difficile e anzi pressoché impossibile che i candidati sindaco a Oria salgano a più di quattro, ma nelle prossime ore si potrebbe prospettare una sorpresa. Qualcuno starebbe infatti da tempo lavorando a un’alternativa rispetto alle proposte già in campo. Al momento i candidati sono quelli della quaterna rappresentata da Sergio Ardito, Cosimo Ferretti, Alfonso Panzetta e Cosimo Pomarico. Qualcosa potrebbe però a breve cambiare, sebbene – si ripete – non si dovrebbe esondare da quattro nominativi stampati sulle schede elettorali che i cittadini si ritroveranno di fronte il 14 e il 15 maggio prossimi. Nel frattempo, proseguono le riunioni politiche e i preparativi.
Il 15 aprile scatta la deadline per presentare programma e soprattutto nominativi aspiranti sindaco e consiglieri, che si misureranno con un sistema elettorale del tutto nuovo e dovuto al decremento di popolazione decretato dal censimento al 31 dicembre 2021. La popolazione residente a Oria è scesa sotto i 15mila abitanti e quindi si voterà col cosiddetto turno secco: chi prenderà più preferenze tra i candidati sindaco, vincerà direttamente; non ci sarà ballottaggio e non sarà ammesso il voto disgiunto (impossibile votare il sindaco di una coalizione e il consigliere o la consigliera di un’altra; è ammesso il doppio voto di genere, nel senso che si potrà votare un candidato consigliere uomo e una candidata consigliera donna, a patto che siano candidati nella stessa lista e a sostegno dello stesso sindaco prescelto.
Un’incognita niente male per un comune, come quello oritano, che fino al 2018 ha espresso sindaco e Consiglio comunale col doppio turno. Infatti, cinque anni or sono, Maria Lucia Carone prevalse rispetto al suo principale avversario Pino Carbone proprio due settimane dopo il primo turno e in quel momento conquistò lo scranno più ambito di palazzo di città. In quest’occasione, invece, non ci saranno tempi supplementari e sarà necessario vincere la partita entro i tempi regolamentari concessi…
