L’autopsia conferma: per Andrea fatale la botta alla testa. Salma restituita, domani i funerali

Ieri pomeriggio l’autopsia sul corpo del 32enne di Oria Andrea Santorsola, elettricista caduto martedì della scorsa settimana da una scala in un cantiere edile in contrada Palmitella a Mesagne.

Santorsola, anche vice presidente dell’Oratorio Sing Don Bosco, batté violentemente la testa e fu trasportato d’urgenza in ospedale a Brindisi, dove morì all’indomani. L’esame autoptico, condotto dal medico legale Liliana Innamorato di Bari, ha confermato come determinante rispetto all’evento morte sia stato proprio il trauma cranico commotivo. I suoi organi, col consenso della famiglia, erano stati espiantati e donati poco dopo il decesso: contribuiranno a salvare o a rendere meno difficili altre vite umane.

All’esame autoptico, effettuato ieri nell’obitorio del “Perrino”, ha preso parte anche la dottoressa Dania De Carlo. consulente di parte nominato dagli avvocati Massimo e Martina Manfreda che difendono i quattro indagati, tra i quali l’amministratore della ditta per la quale Santorsola lavorava e il responsabile per la sicurezza del cantiere edile.

Stando alle prime ricostruzioni, quand’è caduto, il 32enne oritano era impegnato a montare un climatizzatore. Ora la salma è stata restituita alla famiglia e domani pomeriggio (venerdì 24 marzo) alle ore 15 saranno celebrati i funerali nella chiesa di San Francesco d’Assisi. L’esito dell’autopsia sarà depositato entro 60 giorni in Procura.

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