Il corriere espresso dipendente di una nota impresa del settore era appena sceso dal suo furgone, lasciato col motore acceso come di consueto, per effettuare una consegna, quando all’improvviso si è accorto che il furgone era ripartito di gran carriera. Ha pure tentato d’inseguirlo, ma non c’è stato nulla da fare: gliel’avevano soffiato sotto i suoi stessi occhi. Solo che il furto non è andato a buon fine a causa di un imprevisto: il conducente ha travolto un balcone ed è stato costretto a battere in ritirata a piedi.
L’episodio si è verificato mercoledì scorso in via XXIV Maggio a Oria, al mattino. L’uomo delle consegne aveva come sempre accostato il mezzo di lavoro sul lato destro per poi aprire il portellone posteriore, prelevare il pacco, renderlo al destinatario, far firmare la ricevuta e ripartire per rispettare la tabella di marcia. Un’attività che compie quotidianamente e quasi meccanicamente anche a Oria.
L’altro giorno però è accaduto quello che proprio non si sarebbe aspettato. Si è trattato di attimi, appena qualche minuto. Il furgone si è rimesso in movimento mentre il destinatario della consegna stava firmando la ricevuta.
Il ladro – non è ancora chiaro se fosse da solo o in compagnia – ha innestato la marcia facendo sbuffare il turbo di scarico ed è riuscito a seminare il corriere. Sul veicolo c’erano, ovviamente, diversi altri pacchi e probabilmente anche i soldi incassati in contanti dalle spedizioni in contrassegno.
La gincana del furgone si è a un certo punto arrestata poco più in là, contro lo spigolo del balcone di un appartamento al primo piano. A quel punto, per evitare il clamore ed essere riconosciuto, l’uomo alla guida ha abbandonato con un balzo felino l’abitacolo e se l’è data a gambe.