Ciascuno degli iscritti ai 5 Stelle potrà candidarsi per sostenere il sindaco che meglio creda, ma niente simbolo di partito. Nessuno potrà dire di essere un candidato dei 5 Stelle e nessun sindaco potrà dire di avere dalla sua parte degli iscritti ai 5 Stelle.
Questo l’esito di una riunione fra iscritti e simpatizzanti tenutasi mercoledì sera in un bar di Oria. Chiaro è che in quest’occasione, a differenza che nella precedente tornata quando fu Daniela Capone la candidata del movimento, i pentastellati non esprimeranno un proprio candidato sindaco e di conseguenza neppure una propria lista.
Si potranno inserire a titolo personale in quelle degli altri candidati in campo, e cioè Sergio Ardito, Cosimo Ferretti, Alfonso Panzetta e Cosimo Pomarico (chissà se intanto ne spunterà qualcun altro). Non sussistono i presupposti, dunque, per un sostegno ufficiale ad Ardito secondo le linee guida regionali dell’intesa Pd-M5S. Sembra che un paio di attivisti storici, un uomo e una donna, confluiranno nella lista di Ferretti.
Sono liberi di farlo se ritengono questa scelta la migliore e potenzialmente più proficua, ma non nel nome del partito che ha in Giuseppe Conte il leader nazionale. Dopo, a urne chiuse ed eventuali cariche conquistate, se ne riparlerà. L’obiettivo è comunque quello di entrare o restare nelle istituzioni
«Femminicidio-spot? Se uccidi una donna, ergastolo; se uccidi un uomo, ok 24 anni. La parità è ambo i lati, stop soprusi anche sui maschi»
di Gianni Cannalire “Femminicidio” non è più solo la parola usata per indicare la morte violenta di una donna, ma diventa anche”una autonoma fattispecie penale”,