Il Consiglio comunale di Francavilla approva il regolamento, sì al parco dell’amore

parco dell'amoreLe polemiche non sono mancate, non mancano e non mancheranno, ma un domani Francavilla Fontana potrebbe avere il suo parco dell’amore. L’ha stabilito ieri mattina il Consiglio comunale, che ha approvato il nuovo regolamento per il verde pubblico contenente tra le altre anche la proposta di Emanuele Modugno (Prc). In sostanza, quell’area oggi degradata del “Paparapallo” – ex campo di tiro – potrebbe essere trasformata in un posto pulito e sicuro per le coppie in cerca di intimità.

C’è da dire che già adesso, e da molto tempo, assolve a questa funzione sociale con tutti i rischi che per gli amanti senzatetto ne conseguono. Rischi connessi appunto al degrado in cui versa quel luogo e principalmente alla sicurezza: si ricorderà che, giorni addietro, è stata rapinata una coppietta che si era appartata in auto, anche se non al Parapallo.

L’idea di Modugno è stata appoggiata dall’intera maggioranza di centrosinistra e avversata dalle opposizioni, che hanno espresso parere contrario e si sono astenute argomentando su questioni che atterrebbero all’opportunità di realizzare effettivamente un parco dell’amore. Questioni etiche, ma anche riguardanti la privacy dei potenziali fruitori.

Da precisare che il regolamento approntato e portato in Consiglio dall’amministrazione guidata dal sindaco Maurizio Bruno prevede il “lovely park” soltanto come una delle possibilità di riqualificazione delle aree verdi oggetto d’incuria e abbandono e oggi sommerse da rifiuti di ogni tipo. In linea di massima, la ratio del provvedimento è concedere ai privati queste aree di proprietà comunale a ché ne avviino per l’appunto il recupero, magari sfruttandole – in un secondo momento – anche sotto un punto di vista economico. La spesa per l’ente sarebbe insomma pari a zero.

Orgoglioso dell’avvenuta approvazione il promotore della stessa, ma anche Sergio Tatarano – appassionato e quasi accanito fautore delle battaglie laiche nella sua città – che per primo, in tempi non sospetti, ai tempi dell’amministrazione di centrodestra guidata dall’allora sindaco Vincenzo della Corte, aveva ipotizzato la nascita di un parco dell’amore nella Città degli Imperiali.

Tra prospettive libertarie, libertine e censorie il dibattito prosegue e coinvolge tanto rappresentanti istituzionali, quanto comuni cittadini, che non se le mandano di certo a dire.

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