Di strada ne ha fatta Nicola Verola, 55enne originario di Francavilla Fontana con una già importante carriera diplomatica impressa sul curriculum vitae e docente di Modelli e tecniche di negoziazione nell’Unione europea all’Università Luiss Guido Carli. Sarà il nuovo direttore generale per l’Europa e la politica commerciale del Ministero degli Esteri.
La sua nomina è stata proposta direttamente dal ministro Antonio Tajani e confermata dal Consiglio dei ministri, riunitosi ieri a Cutro (località della immane tragedia dei migranti). Verola prende il posto di Vincenzo Celeste, nominato rappresentante permanente dell’Italia presso l’Ue. Nicola è figlio di Cosimo “Mimino”, ex sindaco di Francavilla Fontana in quota Democrazia cristiana e anche presidente della Provincia di Brindisi; sua madre insegnava invece Matematica e Fisica al liceo classico “Vincenzo Lilla”.
Verola si laureò in Scienze politiche a Roma e dal 1994 cominciò il suo percorso nella diplomazia: prima nella Direzione Affari economici, poi primo segretario commerciale a Canberra in Australia, nel 2022 a Bruxelles quale primo segretario commerciale in rappresentanza permanente UE e poi consigliere commerciale.
Nel 2006 fu in servizio presso il Gabinetto ministeriale dell’Ufficio rapporti con il Parlamento. Nel 2010 un incarico a Washington come primo consigliere. Nel 2014, capo segreteria tecnica del sottosegretario agli Affari europei. Nel 2018 funzionario presso la Farnesina. Poi vice direttore generale per i Paesi europei e infine l’incarico di cui sopra. Una scalata niente male e tanto orgoglio anche per la sua originaria comunità d’appartenenza.
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