Matrimonio Denuzzo-Pd: non solo riso ma anche sassolini all’uscita dalla chiesa. L’ex assessore scettico: “Non ci vuole coraggio, ma stomaco”

“Ci vuole stomaco, altro che coraggio”. Per il matrimonio tra Denuzzo e il Partito democratico di Francavilla Fontana, non solo fiori d’arancio e riso all’uscita dalla “chiesa” o meglio dal Comune, ma anche dei sassolini che qualcuno ha custodito gelosamente nelle scarpe dal 2018 a oggi.

Ne è un esempio lampante l’ex assessore Antonio Martina, non troppo favorevole a questa contaminazione da altri ritenuta la conclusione naturale di un percorso bilaterale di crescita politica e una sorta di riconoscimento dinanzi all’operato dell’amministrazione in carica.

Si sa che ormai facebook è parte organica del dialogo e dello scontro politico ed è proprio sul social network che Martina (eletto nelle fila di Idea per Francavilla e poi nominato assessore a Lavori pubblici e Ambiente, infine dimessosi per ragioni personali) ha tenuto a precisare la propria posizione in merito a queste possibilissime nozze tra due aree in precedenza agli antipodi.



L’assessore Sergio Tatarano ha pubblicato un post per celebrare questo nuovo scenario. “In politica, come nella vita, il rifiuto del confronto con chi ci porge una mano rappresenta il segnale della nostra scarsa fiducia in noi stessi, è la rinuncia ad affrontare la vita con le sue complessità preferendo mettersi al riparo da ciò che c’è al di fuori della nostra zona di pieno controllo (…) Per questo credo che il coraggio si misuri proprio dalla capacità di cimentarsi con sfide che sappiano sprigionare energie sempre nuove ed ogni volta più ambiziose, per questo non vanno temute le contaminazioni, per questo va superata l’umana tentazione all’autoconservazione che rischia di sfociare in fanatismo”. , ha scritto fra le altre cose.

Chiaro il riferimento a quanti – come Libera Francavilla – osteggia apertamente questa disponibilità nei confronti dei democratici. Ha quindi tenuto a dire come la pensa anche Martina: “Caro Sergio, le contaminazioni, come le chiami tu, hanno avuto, da sempre, una visione di città diametralmente opposta a quella che abbiamo cercato di creare. Anzi, una loro visione di città non c’è mai stata. E ne abbiamo parlato noi due per tre anni e mezzo. Qui non si tratta di avere coraggio, qui serve avere lo stomaco. Buon cammino”.

Non il clima più disteso alla vigilia di una riunione di maggioranza, in programma domani, lunedì 27 febbraio, nel corso della quale inevitabilmente si discuterà anche dell’argomento in questione. Libera l’ha pure detto chiaramente col suo segretario Tommaso di Castri e con la vice sindaca Maria Passaro: “O noi o loro”. Il cosiddetto campo largo del centrosinistra, che Denuzzo e altri leader della coalizione Città Futura vorrebbero quanto più esteso possibile, non piace insomma proprio a tutti…

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