I primi 80 della prof Corvino Forleo: si regala un libro a sua firma. Fu “incubo” per i discenti del Classico, ma tutti la ringraziano per ciò che sono

Chi ha frequentato il liceo classico “Vincenzo Lilla” in quelli che furono – a detta di tutti – gli anni d’oro del liceo Classico francavillese, se la ricorda ancora per via delle sue esigenza e intransigenza. Non che gli altri suoi colleghi e colleghe fossero da meno, ma quelli furono anni e risultati, in termini di classe dirigente, finora irripetuti. Secondo qualcuno, irripetibili. Se lo ricorda bene il sindaco Antonello Denuzzo, che come tanti altri suoi coetanei di quel Classico è stato un assiduo frequentatore per cinque anni e nei giorni scorsi, più che l’onere, ha avuto l’onore di celebrare la più recente fatica letteraria della professoressa Maria Corvino Forleo, che ha compiuto 80 anni e ha voluto regalarsi un libro scritto da se stessa.

Il saluto del sindaco

“La professoressa Corvino Forleo – scrive Denuzzo – è stata una docente apprezzata del Liceo Classico “Vincenzo Lilla” di Francavilla Fontana e ancora adesso la sua franchezza, la sua simpatia e la sua umanità ne fanno una persona rara.

Per questa ricorrenza si è regalata una nuova fatica letteraria e ascoltandola lo scorso 24 febbraio, mentre ne parlava a Castello Imperiali, ho pensato che non conosco autore trentenne o quarantenne più entusiasta di lei.

Io le voglio bene, ma non c’è una sola persona che l’abbia conosciuta e non gliene voglia”.

La serata: compleanno e presentazione insieme

La serata di compleanno e, all’unisono, di presentazione letteraria è stata animata dagli interventi del professor Giorgio Rosso, un altro che quell’ambiente l’ha conosciuto eccome, così come l’hanno conosciuto anche le sue “spalle” per l’occasione, ossia la professoressa Anna Maria Padula e l’assessora Maria Angelotti. Insomma, venerdì scorso, la prof Corvino Forleo era circondata, ma d’affetto e giocava quasi in casa in quella Sala Mogavero di Castello Imperiali piena di gente come poche altre volte.

Quello stesso affetto che, anche con rigidità ove necessario, che seppe trasmettere a generazioni e generazioni di discenti, che oggi la ringraziano per ciò che hanno saputo fare nella vita. Ha condotto la serata la dottoressa Gloria Saracino, direttrice del Distretto socio-sanitario 7 dell’Asl di Taranto, e si sono poi alternati negli interventi anche il dottor Vincenzo della Corte, presidente del Centro culturale francavillese “Rosa Tardio”, e il professor Pinuccio Marinosci, presidente del Centro culturale “La Sfera”. Le ultime due menzionate sono le associazioni che hanno organizzato la serata, accompagnata dal patrocinio del Comune.

Il libro – “Con occhi umidi di sogno – Verso il terzo millennio” (Schena Editore, 174 pagine)

L’autrice la presenta, con qualche piccolo cenno al libro, il prof Rosso: “Il nome di Maria Corvino Forleo è legato profondamente alla città che gli ha dato i natali. La sua storia personale si intreccia con quella della Città, ricostruita per il prezioso volume pubblicato nel 1988, Da quelle antiche voci Francavilla Fontana, i suoi uomini e la sua cultura, insignito del premio Della Presidenza Del Consiglio Dei Ministri. Sempre al suo amore per la città è legata la pubblicazione Nu gnuttu t’acqua: dizionario di termini, usi, costumi del popolo francavillese di p. Carlo Spina, di cui è stata meritevole curatrice.

Il cuore del suo impegno è stato la scuola, il Liceo Classico ‘V.Lilla’ che ha frequentato come studentessa prima e dove poi ha ricoperto la cattedra di Filosofia e Storia fino al pensionamento.

In un contesto in cui si la scuola era ancora intesa come luogo chiuso e privilegiato, ella ha provato ad aprire la porta dell’aula scolastica alla città, coinvolgendo con la sua creatività alunni, genitori, docenti. In una realtà in cui vigeva la tendenza a trasmettere un sapere retorico, neutro e astratto, ha sempre attirato l’attenzione sul recupero della dimensione storica per tutte le discipline e sul concetto di scuola come palestra di vita e di libertà.

Frutto di questo suo impegno laborioso e innovativo furono i Quaderni del Liceo, di cui si ricordano i titoli: Francesco D’Assisi Segno Dei Tempi, Partendo da Virgilio con la farsa dialettale Virgilio a Faddacchia, Natale è sempre con la farsa Natali a Faddacchia, la farsa dialettale Na scola e nu paisi, il testo teatraleImputata alzatevi.

Già caporedattrice del semestrale L’inconscio e la parola, su cui sono apparsi diversi suoi scritti, collabora a Il Cenacolo, gruppo di ricerche psicoanalitiche di Taranto, fa parte del Centro Studi Osservatorio Donna dell’Università del Salento e Rete Donne Costituenti di Puglia. Il suo interesse per la tematica del femminile in psicoanalisi emerge anche in opere a sfondo psicoanalitico:  Frammenti di inquiete risonanze, Borla Roma 1999 , Attraverso il labirinto. la storia di un’analisi, Antigone2012; La donna del tempo, Antigone 2017; Da Eva alle altre, dal patriarcato al cyborg, Schena 2020, Penelope, Tessere le parole in Le mute infernali, Dante e le donne a cura di D.De Fazio e M. A. Epifani, Bea Muci 2021, Riscoprire il sogno. Dalla prospettiva sacrale alla relazionale, dall’immagine alla parola, Schena Editore 2022.

Proficuo il suo contributo nell’ Università Della Terza Età di Francavilla F., dove ha portato il suo entusiasmo di docente anche attraverso i testi teatrali: Non puoi smettere di sognare (2003); l’Amore Ancora (2005), presentati nell’auditorium della Cittadella di Assisi, dove l’Università ha potuto confrontarsi con istituzioni sorelle di carattere nazionale.

Nel novembre 2022 ha visto la luce Con occhi umidi di sogno verso il terzo millennio: fresco di stampa il racconto viene presentato alla Città che la vide nascere nel febbraio di ottant’anni fa, quella stessa città che oggi vuole tributarle l’omaggio meritato, quale luminoso segno di riconoscimento per l’alto contributo di donna, docente, studiosa e scrittrice che ha saputo offrire alla propria comunità”.

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