Non si esclude possa essersi trattato di quel reato definito dal codice penale come omicidio stradale, commesso dal conducente della Mercedes GLE 350 che, intorno alle 14.30 di venerdì 17 febbraio, ha impattato contro la Mini Cooper One condotta dal 49enne di Oria Antonio Paciullo , che ha perso la vita. L’incidente si è verificato su di un cavalcavia della statale 7 Taranto – Brindisi, nei pressi della zona industriale di Mesagne.
La Procura ha aperto un fascicolo e disposto il sequestro della salma, oltre che dei veicoli. Secondo le prime ricostruzioni della polizia locale, la Mercedes procedeva in direzione centro abitato di Mesagne, mentre la Mini procedeva nel senso opposto probabilmente per imboccare uno svincolo per la statale 7. Intanto, nell’immediatezza dei fatti, sarebbero stati ascoltati un paio di testimoni ed effettuati i test alcolemici e tossicologici, questi ultimi risultati negativi per entrambi i conducenti.
Paciullo, il cui corpo si trova nel cimitero di Brindisi a disposizione dell’Autorità giudiziaria, era noto e apprezzato sia in ambito lavorativo – era un artigiano, muratore, intonachista, imbianchino e piastrellista – sia nella sua comunità d’appartenenza, oltre che fuori dai confini strettamente cittadini. I suoi funerali saranno fissati dopo le determinazioni del magistrato inquirente e in tal senso già domani potrebbero esserci delle novità.