L’ex due volte sindaco di Oria Sergio Ardito, medico allergologo in pensione da qualche anno, molto probabilmente sarà di nuovo della partita dopo 21 anni dal suo ultimo mandato. Fu alla guida di un’Amministrazione comunale di centrosinistra per il tutto il decennio degli anni ’90. Non si nasconde dietro un dito, Ardito, e conferma di avere eventualmente dalla sua parte il Partito democratico, ossia quel successore politico naturale di quelle “case” che furono il Pds prima e i Ds poi. Mercoledì prossimo alle 18.30 si terrà un incontro, aperto soltanto a coloro i quali sono stati invitati ed eventualmente alla stampa, nella sede del Rione Castello in via Roma. Poi ne seguiranno altri aperti anche alla partecipazione dei cittadini. Intanto, mercoledì sera sarà presente alla riunione anche il consigliere regionale e presidente del Comitato regionale della protezione civile Maurizio Bruno, che fu anche segretario provinciale del Pd.
Se Ardito non smentisce le voci circolanti sul suo conto, non lo fanno neppure il consigliere comunale in carica Cosimo Ferretti – altro due volte sindaco – né Cosimo Pomarico (una volta sindaco ma anche in passato assessore provinciale e consigliere comunale). E la possibile corsa a quattro sarebbe completata dal consigliere comunale in carica Antonio Proto, epigono della coalizione per il cambiamento che si aggiudicò al ballottaggio la tornata elettorale del 2018 con a capo la sindaca Maria Lucia Carone. Quest’ultima potrebbe passar la mano e non riproporsi, ma anche in questo caso – fino all’ufficialità – essa è soltanto un’ipotesi e non già una certezza.
Di certo c’è che si voterà con un sistema a turno secco: vittoria e sconfitte immediate, niente ballottaggio. Il candidato sindaco che prende un voto in più, vince direttamente e con lui la sua lista. Già perché le liste saranno anch’esse uniche (16 candidati consiglieri, cinque dei quali donne) e non sarà ammesso voto disgiunto: se si vota per il sindaco della lista x, si potrà votare soltanto per uno/a dei suoi candidati consiglieri. Se si vota il sindaco Tizio e il consigliere Caio, inserito in una lista diversa dal sindaco Tizio, il voto sarà nullo. Insomma, un bel po’ di novità, del passato restano soltanto i potenziali pretendenti a un “trono” che – nonostante le difficoltà del municipio, di organico ma anche economiche, appare ancora conservare il suo appeal e stimolare ambizioni politiche e personali.