Di seguito una nota del segretario del Pd di Francavilla Fontana Carmine Sportillo:
Le prossime elezioni amministrative saranno, per Francavilla Fontana, di un’importanza cruciale, perciò la netta vittoria delle forze populiste di centro-destra, alle politiche dello scorso settembre, ha reso improcrastinabile una decisa presa di coscienza di tutte le forze di centrosinistra che sono chiamate ad una profonda fase di rinnovamento della classe dirigente e di rilancio dell’azione politica locale.
In particolare dovrà farlo il PD a tutti i livelli, in quanto percepito dall’elettorato nazionale come Partito che ha smarrito gli ideali ispiratori della nascita non essendosi sottratto alle chimere di una gestione del potere a tutti i costi, soggiacendo invece ad un leaderismo divenuto il male assoluto della politica dell’ultimo trentennio.
Occorre dunque un ritorno alle origini, riportando il Partito tra la gente, a farsi carico delle istanze degli operai, degli artigiani, dei piccoli imprenditori, di tutte quelle categorie che non sentendosi più rappresentati, decidono di disertare le urne o scelgono il voto di protesta a favore del “pifferaio” di turno.
Tale inversione di rotta dovrà partire necessariamente dal basso, dalle realtà locali dove si sente ancora di più la crisi della politica intesa come perseguimento del bene comune.
Nella nostra Città il centrosinistra è chiamato dunque ad una profonda riflessione interna, volta innanzitutto a riscoprire la propria identità.
Nel 2014, il Partito Democratico, insieme alle altre forze progressiste della Città, ebbe l’incontestabile merito di spezzare l’egemonia pluridecennale del centrodestra, dando così a Francavilla Fontana il primo governo di centrosinistra dagli anni ‘70.
I veti incrociati, le antipatie personali e politiche, la miopia politica di qualche dirigente di Partito hanno fatto sì che tale vittoria non potesse costituire la base per la costruzione di un centrosinistra di governo locale, guidato da una classe dirigente responsabile, incline al dialogo costruttivo e sensibile ai bisogni dei cittadini.
I cinque anni di amministrazione Denuzzo, sotto questo punto di vista, sono stati un passo indietro.
Il modello denuzziano delle liste civiche nate per mascherare le diverse anime di cui era composta la coalizione “La Città Futura” è inevitabilmente imploso strada facendo, mettendo a nudo le contraddizioni interne, le liti e le diatribe fra gli assessori, la convivenza forzata tra presunti illuminati di sinistra e “meloniani” dell’ultima ora.
L’attuale amministrazione, se ha avuto il merito di raggiungere qualche risultato importante per la città, ha fallito tanti altri obiettivi (vedi ad esempio l’incresciosa questione del contratto Monteco e la questione ambientale) ed inoltre si è completamente alienata dal confronto con i cittadini e con le altre forze politiche.
Non credo che sia questo lo scenario politico-amministrativo che gli elettori immaginavano quando nel giugno del 2018 decretavano la vittoria di Antonello Denuzzo; non credo che questo sia il centrosinistra che Francavilla Fontana merita.
Il Paese nei prossimi anni sarà impegnato a ricostruire il tessuto socio-economico duramente messo alla prova dalla pandemia e dalla crisi economica mondiale in atto.
In tale ottica lo sfruttamento dei fondi del Pnrr e delle altre leve economiche, che l’Europa ha reso disponibili, richiedono ad ogni livello un impegno straordinario.
Francavilla Fontana non dovrà trovarsi impreparata ad affrontare tale sfida.
Una classe politica seria e responsabile ha il dovere di farsi carico di questo onere ed anche di impedire che tale incombenza sia lasciata al centrodestra francavillese, che ha mal governato la Città per decenni.
Allora, occorre il coraggio e l’umiltà da parte di tutti, a partire dall’attuale sindaco, di sedersi intorno ad un tavolo e di rimettersi in discussione, di superare diatribe e steccati ed aprire una seria riflessione sul futuro della città.
Il Partito Democratico è pronto ad accogliere tale sfida a patto che si faccia innanzitutto un’operazione di chiarezza attraverso la condivisione delle seguenti proposte:
-individuazione dei confini della coalizione, escludendo sin da subito chi, a livello nazionale dichiara di votare o di ispirarsi a partiti populisti di destra come Fratelli d’Italia e Lega;
-condivisione quindi dei principi fondanti del centrosinistra;
-costituzione di un gruppo di lavoro per la costruzione di un programma di governo;
-individuazione congiunta e plurale del candidato sindaco;
Ciò non comporta una bocciatura del sindaco Denuzzo ma che la sua eventuale riconferma dovrà passare dal vaglio e dalla condivisione anche delle forze politiche che attualmente non lo sostengono e che potranno legittimamente avanzare altre proposte di candidatura.
L’accettazione di tali proposte sarebbe sintomo di maturità politica e di responsabilità da parte di tutti coloro che intendono costruire un centrosinistra finalmente coeso, capace di opporsi alle forze populiste e di dare continuità al percorso di cambiamento che potrà finalmente concretizzarsi in una vera e propria nuova primavera francavillese.