Erchie, la ASL trasferisce l’ecografo dal Poliambulatorio: il sindaco Nicolì chiede maggiore rispetto per la comunità

“La ASL di Brindisi, con il trasferimento dell’ecografo in altra sede, ha compiuto l’ennesimo atto di impoverimento del Poliambulatorio di Erchie”.

È la denuncia del sindaco Pasquale Nicolì in seguito a scelte discutibili adottate dalla dirigenza dell’Azienda Sanitaria affidataria dei locali di via Giotto.

“Da tempo reclamiamo attenzione e rispetto per i cittadini di Erchie depauperati da ogni forma di assistenza da parte della ASL. Di fronte alla carenza di servizi sanitari nel nostro comune, l’Amministrazione nei primi mesi estivi dello scorso anno ha incentivato all’interno dei locali del Poliambulatorio di via Giotto degli screening tumorali per sostenere progetti di prevenzione della salute. Grazie agli auspici del dr. Giuseppe Polito, attuale vicesindaco, sono state organizzate diverse giornate di prevenzione coinvolgendo medici specialisti che hanno offerto gratuitamente la loro professionalità per le visite ai nostri concittadini. Un successo di presenze che ha contribuito ad individuare problematiche neoplastiche attualmente in fase di verifica da parte degli specialisti in senologia, urologia, radiologia, endocrinologia, ecc. 

Quella attività di prevenzione è stata realizzata poiché nel Poliambulatorio era presente un ecografo efficiente e di ultima generazione, molto apprezzato dai medici che lo hanno utilizzato. Adesso, però, la ASL sembra aver fatto altre scelte a discapito di Erchie. Comprendiamo la necessità di utilizzare al massimo gli strumenti diagnostichi ma, al contempo, vogliamo chiarire la nostra posizione critica su una assenza di progettazione per i servizi sanitari nella comunità erchiolana.

E’ intenzione dell’Amministrazione comunale attivare ogni azione per scongiurare eventuali progetti di chiusura del Poliambulatorio da parte della direzione distrettuale poiché Erchie ha diritto ad avere, al pari di altre comunità, equità di accesso nei servizi sanitari, prossimità territoriale, completezza nella risposta di salute e qualità dell’assistenza. Ma su questo la ASL per anni è stata sorda e senza iniziativa – conclude il primo cittadino -, adesso crediamo sia giunto il momento di cambiare passo e dimostrare concretamente attenzione nei confronti della comunità di Erchie”.

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