Omicidio Stasi, probabile svolta: sospetti su killer e possibile movente

Ci sarebbe una svolta nelle indagini sull’omicidio del 19enne Paolo Stasi, freddato sotto casa sua poco più di una settimana fa con due colpi di pistola a tamburo. I carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana e i colleghi del Nucleo investigativo di Brindisi, coordinati dal pubblico ministero Giuseppe De Nozza, sembra stiano seguendo una pista anche abbastanza precisa.

Il riserbo è in questa fase fondamentale, ma pare che dall’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza – acquisite nell’immediatezza del fatto – sia spuntato un possibile indiziato: nel momento in cui è stato inquadrato calzava scarpe da ginnastica di colore bianco.

Bocche cucite, per ora, anche sul movente ma ce ne sarebbe uno più plausibile rispetto ad altri. Del resto, gli investigatori stanno lavorando anche sui device che usava Paolo: smartphone, pc e tablet. Ciò, per comprendere se prima di essere “giustiziato” avesse avuto qualche contatto particolare o contrasti, anche nei giorni precedenti.

Intanto, domani il medico legale Raffaele Giorgetti, docente presso l’Università delle Marche, incaricato dal sostituto procuratore De Nozza, eseguirà l’autopsia sul corpo di Paolo. La famiglia di quest’ultimo è assistita dall’avvocato Domenico Attanasi – Studio Open Avvocati del Foro di Brindisi. Per papà Giuseppe, mamma Nunzia e sorella Vanessa, sarà presente durante l’esame il dottor Donato Sardano.

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