Così l’ex senatore Euprepio Curto a proposito del centro di carico intermodale o di quello che ne sarebbe dovuto essere e/o ne sarà:
“Si è già avuto modo di esprimere molto fondate perplessità in relazione al bando di gara per l’affidamento in locazione del Centro di Carico Intermodale di Francavilla Fontana.
Ma queste sarebbero rimaste collocate nell’alveo delle mere opinioni se non fosse stato per il fatto che, contrariamente a quanto prevedibile, alla data di scadenza del bando pare sia stata depositata una manifestazione d’interesse.
Perché desta sorpresa il fatto che vi sia stato un soggetto economico interessato a locare l’immobile di Contrada Tiberio? Presto detto! Tenuto conto delle condizioni economiche previste dal bando il previsto investimento ha moti dati in comune con il suicidio. Economico, s’intende…
Forse il potenziale investitore non sa – perché l’Amministrazione comunale non glielo ha detto. Meglio: glielo ha taciuto! – che il Centro di Carico Intermodale di Francavilla Fontana non è stato mai collaudato!
Rectius: il collaudo c’è, ma la sua effettività è soggetta ad alcune non risibili prescrizioni, la cui maggiormente rilevante è sicuramente quella del rifacimento integrale di tutti gli impianti elettrici, idrici, fognanti e tecnologici.
Su questo dato, di assoluto rilievo, non pare sia stato fatto cenno alcuno. Eppure, già adempiere a tale prescrizione equivale a dire che il potenziale investitore dovrà accollarsi una spesa inziale non inferiore a qualche milioncino di euro.
E’ pur vero che il bando prevede che la durata della locazione non potrà essere inferiore al periodo necessario alla compensazione del costo delle opere che il conduttore si impegnerà a realizzare per il recupero funzionale e l’agibilità della struttura. Ma tutto ciò, oltre a dilatare oltre ogni dire la durata della locazione che in tal modo risulta essere indeterminata, sì da violare il principio che sorregge un elemento essenziale del contrato, appare per davvero economicamente suicida in quanto l’investitore potrà compensare il costo delle opere solo non corrispondendo l’annuale canone di locazione.
In termini ancora più chiari: l’imprenditore dovrà scucire nell’immediato 2/3 milioni di euro per poi recuperarli in un arco temporale variante tra i 20 e i 25 anni. Il che, con i tassi d’interesse che si prefigurano rende perplessi non poco…..
Credibile, quindi? Sì, qualora chi è attento alle cose politiche avesse l’anello al naso. Fatto che non ci riguarda.
Ci riguarda, invece, che il Comune di Francavilla Fontana non abbia egli stesso predisposto un quadro tecnico economico da confrontare con quello del potenziale investitore; non abbia indicato quali tipi di merci possano e debbano essere movimentate; non sia stato per nulla chiaro rispetto alla possibilità di sub locazione, a chi e per che cosa.
Insomma una serie impressionante di lacune di matrice evidentemente politica, da cui – ad esser buoni – si deduce che l’attuale amministrazione intende solo ed esclusivamente liberarsi di un problema, quale è il Centro di Carico, sicuramente utile per dileggiare chi ha amministrato nel passato, altrettanto idoneo, però, a fare emergere i limiti politici e amministrativi dell’amministrazione De Nuzzo. Ad esser buoni…”