Ragazzo pestato in piazza, è caccia aperta agli aggressori: le indagini procedono. E la politica prende posizione condannando il folle gesto

Si cercano ancora i presunti aggressori del 17enne in piazza Dante sabato notte, quando l’orologio segnava le 23.33. Sembra che un gruppetto di altri ragazzi abbia preso di mira il coetaneo, originario di Sava, e l’abbia colpito in volto. La vittima sarebbe poi caduta all’indietro e avrebbe battuto violentemente la testa. All’origine, pare, un litigio per futili motivi di quelli anche abbastanza frequenti tra gli adolescenti.

Dopo il fatto, gli autori del gesto si sono dileguati confondendosi tra la folla, mentre qualcuno dei testimoni ha allertato il 118 e le forze dell’ordine. Il ragazzo ha riportato un trauma cranico frontale, laterale e alla nuca ed è ricoverato intensiva al Perrino di Brindisi, dopo essere transitato dal Camberlingo di Francavilla Fontana. Non sarebbe in pericolo di vita, ma la prognosi resta riservata.

I carabinieri della locale Compagnia, al comando del capitano Alessandro Genovese, sono al lavoro per ricostruire i contorni della vicenda e soprattutto per individuarne gli altri protagonisti. A questo scopo sono già state acquisite le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona e cioè nel cuore del centro storico, proprio a due passi da piazza Umberto I.

Vi sarebbero, in questo senso, già alcuni elementi utili alle indagini, sulle quali come da prassi vige al momento il più stretto riserbo.

Intanto, la politica prende posizione. Così il sindaco Antonello Denuzzo:

“Lasciatemi rivolgere un pensiero di solidarietà e vicinanza al ragazzo e ai suoi genitori che se lo riterranno incontrerò volentieri per dirglielo a voce. Al ragazzo auguro di guarire il prima possibile per tornare a quella socialità anche serale che ogni ragazzo della sua età merita, specie al fine settimana. Voglio aggiungere una cosa: sarei disposto a incontrare anche gli altri ragazzi, i presunti autori di quello che sembra essere stato un pestaggio. Chiederei loro cosa gli sia passato per la testa in quel momento e lo farei da genitore e da cittadino, oltre che da sindaco. Ora lasciamo lavorare forze dell’ordine e magistratura, che godono della mia stima e ringrazio, per capire cosa sia successo e perché in quella che sembrava una tranquilla nottata in piazza come qui da noi ce ne sono in ogni weekend”.

Il consigliere regionale Bruno

Duro il consigliere regionale Maurizio Bruno:

“L’aggressione commessa sabato sera a Francavilla da un gruppo di vigliacchi e codardi contro un loro coetaneo di 17 anni, riempie di sgomento e rabbia.

Non mi interessano le ragioni del pestaggio, non mi interessa il contesto, non conta nulla davanti al dramma di un ragazzo finito in ospedale, ricoverato in un reparto di neurochirurgia, per le ferite riportate.

Francavilla non è questo, i giovani di Francavilla non sono questo.

E anzi, la nostra intera comunità è oggi al fianco di quel ragazzo, cui auguriamo di rimettersi al più presto e senza alcuna conseguenza, e dei suoi genitori ai quali va il nostro abbraccio.

I carabinieri che si stanno occupando delle indagini, sono certo individueranno i componenti di questo gruppo di codardi e la Giustizia farà il suo corso.

Ma a loro vorrei dire solo una cosa: non siete forti. Presi uno per uno siete solo dei ragazzini smarriti come in fondo lo sono e lo siamo stati tutti.

Ma che a differenza degli altri, per ritagliarsi uno spazio, per sentirsi accettati, anziché lavorare su sé stessi, impegnarsi, affrontare le sfide di ogni giorno, vi mettete in gruppo e picchiate un ragazzo inerme.

E no, non come un “branco”, non vi definirò un “branco”, perché questa parola forse vi farebbe sentire anche fighi, selvaggi, forti. No. Solo come dei poveri imbecilli. Perché questo siete.

E a tutti noi fate solo una grande, immensa, sconfinata pena”.

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