Di seguito una nota da parte di Antonio Camassa, segretario cittadino di Francavilla di #Insieme
Ho letto la proposta del Consigliere Andrisano, secondo il quale occorrerebbe affidare ad un referendum la questione “Via Roma aperta – Via Roma chiusa”.
L’idea in questione, oltre ad essere tecnicamente fuori tempo massimo, mi sia consentito definirla (nel massimo rispetto del proponente) anche un po’ “pilatesca”.
E certo perché, come fece Pilato, si chiede al popolo di voler decidere della vita o della morte del buon Gesù (chiedendo scusa per il blasfemo paragone) o delle attività commerciali, come nel caso che ci occupa.
Rispettiamo tanto lo strumento del referendum, certamente utile, però, per problemi e iniziative di diversa natura.
La politica non può e non deve delegare scelte e decisioni, a volte anche impopolari, ma assumersene le responsabilità davanti agli elettori.
Quindi per noi è un NO secco al referendum, così come auspichiamo che il Sindaco voglia prendere in seria considerazione l’ipotesi di una chiusura concordata e graduale di Via Roma, ma partendo oggi da una ZTL.