Il prof Camarda sfrattato dal “suo” palazzetto, Bruno non ci sta: “È il padre del basket locale, merita quindi quelle e altre chiavi della città”

Così il consigliere regionale e comunale Maurizio Bruno (Pd):

“Caro professore Camarda, ho saputo.

Ho saputo che la tua società di basket ha perso la gara per la gestione del Palazzetto. E può starci.

Ma ho anche saputo della lettera con cui l’amministrazione comunale ti ha “invitato” al “rilascio dell’immobile”, allo “sgombero delle suppellettili” e alla “consegna delle chiavi entro e non oltre 5 giorni”.

Quasi tu fossi un occupante qualsiasi.

Quasi tu non fossi il padre del basket francavillese.

Quasi tu non fossi l’uomo che rappresenta da 50 anni la pallacanestro nella nostra città, e ha dedicato l’intera sua vita alla crescita di intere generazioni.

Quelle chiavi è ovvio che vanno consegnate. E di certo non hai bisogno di una sgarbata lettera per fartelo dire.

Ma credo che io, anzi ognuno di noi, chiunque conosca la tua storia, non solo quelle chiavi non te le avrebbe chieste.

Ma anzi te ne avrebbe consegnate di nuove, simboliche, ma tue per sempre.

Perché quel palazzetto è la tua casa, il basket è la tua vita e nessuno mai, almeno “quelle” chiavi, potrà più chiedertele indietro”.

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