Si continua a parlare e a discutere, a Oria, della decisione di non far transitare il prossimo 30 agosto la processione in onore del santo patrono Barsanofio da piazza Manfredi. Nel corso della novena, un autorevole rappresentante locale del clero avrebbe escluso che questa decisione – obiettivamente, antistorica – derivi dal possibile scarso decoro della principale agorà cittadina, nella quale come noto ci sono diversi locali coi tavolini all’aperto e – fortunatamente, sia per gli esercenti che per l’economia locale – i relativi avventori.
Non si tratterebbe tanto e solo, quindi, di scongiurare un troppo vociare ma – sempre stando a quanto si apprende de relato – dalla scarsità di vie di fuga. Una spiegazione, si direbbe una toppa, potenzialmente peggiore del buco: le vie di fuga, infatti, sono ben sette, se per vie di fuga s’intendono gli accessi e le uscite da piazza Manfredi…
Inoltre, fa notare il cavalier Francesco Arpa, ispettore superiore della polizia in pensione nonché agitatore culturale e blogger del posto, nel giorno della benedizione delle Palme, solo qualche mese fa, quella stessa piazza era gremita tra bar e partecipanti alla cerimonia religiosa.
In quel caso ed è anche questo un dato fattuale, nessun pensiero alle vie di fuga. Peraltro, i bar erano pieni e la gente felice.
Nel frattempo, gli esercenti pubblici si dicono disposti a ritirare le loro “cose”, per rimetterle al loro posto in seguito, nel momento in cui dovesse passare la processione con San Barsanofio e i Santi Medici. Un gesto distensivo, pur di onorare un santo – non a caso il patrono – cui la comunità è profondamente legata.